La decima edizione di Bookcity, la più grande manifestazione che Milano dedica al mondo del libro e che torna finalmente in presenza, non poteva che essere dedicata a lui: Luis Sepulveda, il grande scrittore cileno che la rassegna milanese inaugurò nel 2012 e scomparso nel 2020 a causa del Covid. L'omaggio, che avrà luogo stasera alla cerimonia inaugurale al Teatro Dal Verme alla presenza del sindaco Sala, è dovuto anche in relazione al tema generale su cui si rifletterà in questa edizione, emblematicamente intitolato Dopo: ovvero su cosa succederà dopo i disastri della pandemia e dopo il presunto ritorno alla normalità. Bookcity sarà un evento diffuso, che animerà librerie, teatri, auditorium, università, biblioteche; ovvero 260 sedi che ospiteranno 1.400 eventi dedicati all'importanza della lettura a cominciare dalle scuole.
Tanti appuntamenti, dunque, e tanti protagonisti dal mondo della cultura, dello spettacolo e della società civile. Con alcuni omaggi «simbolo»: dopo il ricordo di Sepulveda, questa sera il sindaco consegnerà con lo scrittore Paolo Giordano il «Sigillo della città» ad Amin Maalouf, uno degli intellettuali più significativi del mondo culturale e letterario europeo, mentre venerdì Bookcity ricorderà il filosofo Salvatore Veca con l'evento dal titolo «La cultura come impegno» (Fondazione Feltrinelli).
Da domani via agli incontri con i protagonisti: da David Grossman a Jeffery Deaver, da Pif a Vittorio Sgarbi, da Lilli Gruber a Vinicio Capossela, da Erri De Luca a Chiara Gamberale, da Carlo Lucarelli a Megan Nolan, da
Massimo Recalcati a Paolo Giordano. Solo per fare alcuni nomi. I luoghi, invece, spaziano dal Castello Sforzesco alla Triennale, Palazzo Reale, ma anche i teatri Carcano, Parenti e Dal Verme, la Biblioteca Sormani, il Mudec.
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