Oltre 5 milioni di dosi di vaccino somministrate, mezzo milione di nuovi appuntamenti fissati in 18 ore, un contagio che risulta in calo ovunque tanto far da sperare in una «zona bianca».
Mentre apre le prenotazioni per la nuova finestra anagrafica (40-49 anni), la Lombardia continua a leggere con sollievo i suoi numeri, ancora particolarmente positivi. La giornata di ieri è iniziata con i migliori auspici e alle 8.30 la Regione aveva già ricevuto 250 mila adesioni di «over 40». Alle 12 risultavano prenotati 350mila cittadini e alle 18 erano 427mila, con prospettiva di chiudere la giornata a 500mila. Questa repentina adesione ha fatto sì che la Lombardia abbia varcato ieri la soglia del 60% dei cittadini che hanno detto sì al vaccino. «Oltre 350.000 cittadini lombardi tra i 40 e i 49 anni hanno già prenotato la vaccinazione - ha annunciato il presidente Attilio Fontana, nel primo pomeriggio e con ieri abbiamo superato i 5 milioni di somministrazioni». «Un traguardo importante - ha commentato - al quale oggi si affianca un altro dato significativo: il 60% dei lombardi, coinvolto attualmente nella campagna vaccinale, ha detto si alla somministrazione. Ancora una volta - ha concluso - i lombardi dimostrano senso di responsabilità e voglia di ripartenza».
Intanto, buone notizie arrivano anche dalla «prima linea», il fronte epidemiologico e ospedaliero. I ricoverati nelle terapie intensive e nei reparti continuano a diminuire. Rispettivamente 21 e 165 pazienti in meno. A fronte di 44.109 tamponi effettuati, poi, i nuovi positivi sono 1.003, con un tasso di positività che si è attestato sul 2,2%, mentre mercoledì era addirittura sotto il 2%.
E anche da una valutazione più ponderata della situazione - relativa a una settimana - arrivano buone notizie. Nel periodo dal 10 al 16 maggio, si sono registrati 7.164 casi, l'incidenza per 100mila abitanti è scesa a 71,2. E ieri era sotto i 70. Un dato molto buono, soprattutto se paragonato ai livelli che toccava poche settimane fa. Il 23 marzo, per esempio, l'incidenza era a 301, con tutte le province (tranne Milano, Lodi e Bergamo) colorate di rosso. Il 7 aprile era a 203, con il Comasco rosso. A metà aprile la Lombardia non aveva più province rosse, e un'incidenza di 147. Adesso l'incidenza si è ridotta a un terzo-un quarto, e si sta molto avvicinando alla soglia di 50, quella che segna il passaggio alla «zona bianca», ovvero alla libertà.
Per il decreto, la fascia bianca si applica quando una regione per tre settimane consecutive ha mostrato un basso rischio con un'incidenza dei contagi inferiore a 50 casi ogni
100mila abitanti. Se la Lombardia fosse «bianca» già il 28 maggio, il 14 giugno potrebbe festeggiare concretamente questo risultato, decisivo anche dal punto di vista psicologico, visto che il percorso per riaprire è iniziato.
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