Boom di visite mediche di sera e nei week-end: ora servizi in tutte le Asl

Il successo della sperimentazione convince la Regione A settembre offerta estesa investendo 15 milioni di euro

Boom di visite mediche di sera e nei week-end: ora servizi in tutte le Asl

L'operazione ospedali by night (e aperti nel fine settimana) è piaciuta ai lombardi. Due mesi di sperimentazione aveva annunciato il governatore Roberto Maroni a metà maggio dando il via alle prenotazioni per analisi, visite specialistiche e prestazioni diagnostiche anche negli orari notturni, più il sabato e la domenica mattina. E al 31 luglio è già pronto un primo bilancio da 42.840 prenotazioni per le diverse esigenze diagnostiche e ambulatoriali, di cui 29.351 già effettuate. «Risultati molto interessanti» ha commentato Maroni annunciando che la sperimentazione «Ambulatori aperti» ha brillantemente passato l'esame. E quindi la Regione rilancia, per cui già dal primo settembre l'apertura serale e nei week end sarà estesa a tutte le Aziende ospedaliere della Lombardia.

«Nel mese di agosto - spiega Maroni -, dovremo lavorare perché aprire anche di notte significa modificare gli assetti organizzativi e mettere a disposizione risorse per coinvolgere il personale in orari diversi». Ma da settembre via agli ambulatori aperti la sera dalle 18 alle 22, il sabato e la domenica mattina in tutte le strutture sanitarie della Lombardia». Da settembre, promette Maroni, taglio netto alle liste d'attesa e un risparmio anche per i lavoratori che non saranno più costretti a rinunciare a ore di lavoro per poter usufruire di visite o esami che normalmente si possono prenotare solo durante il tradizionale orario di lavoro. Un intervento a cui sia Maroni che l'assessore alla Salute Mario Mantovani hanno dimostrato di tenere molto, visto che per poterlo prolungare ora Palazzo Lombardia sarà costretto a investire altri 15 milioni di euro.

Un'esperienza, del resto, che ha già ben funzionato nel Veneto dell'altro governatore leghista Luca Zaia. In Lombardia si era partiti con una sperimentazione che aveva coinvolto quattordici ospedali, uno per provincia più due a Milano e Brescia. Orario prolungato fino alle 22 nei giorni feriali, il sabato fino alle 15 e la domenica mattina. «Vediamo se il prolungamento degli orari è utile e viene sfruttato dai cittadini», aveva detto Maroni. Il numero di quasi 45mila prenotazioni è una risposta piuttosto chiara. Alla sperimentazione finora hanno partecipato gli Istituti clinici di perfezionamento di Milano, l'Azienda ospedaliera di Legnano (Milano), quelle di Lodi, di Pavia, di Crema (Cremona), di Mantova, di Seriate (Bergamo), di Valtellina e Valchiavenna (Sondrio), di Lecco, di Vimercate e Desio (Monza e Brianza), di Como, di Varese e di Brescia. Per la provincia di Brescia il era disponibile anche alla Asl Valcamonica/Esine.

Ma la Lombardia ha dimostrato ancora una volta di essere una Regione all'avanguardia nella cura dei cittadini anche con l'entrata in funzione di «Where are u», la app di Areu (l'Azienda regionale emergenza urgenza) collegata alle centrali del Numero unico dell'Emergenza 112 che consente di chiamare per un'emergenza il servizio Nue 112 inviando contestualmente la posizione esatta. A rilevarla il sistema satellitare Gps che consente una localizzazione istantanea di chi ha bisogno di soccorso.

«Un soggetto colpito da infarto - ricorda l'assessore alla Salute Mario Mantovani -, se preso in un'ora si salva. Uno colpito da ictus, se viene preso subito ha un'alta percentuale di guarigione. Ecco perché la vera sfida per la sanità è l'emergenza».

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