Appena nata e già costretta a salire i gradini del tribunale. È già un'infanzia difficile quella della BreBeMi, la direttissima Milano-Brescia inaugurata in pompa magna pochi giorni fa dal premier Matteo Renzi sotto gli occhi gongolanti del presidente della Regione Roberto Maroni. Solo il tempo di stappare le bottiglie per un brindisi ed è scoppiata l'inevitabile guerra tra autostrade. Perché la concorrenza, si sa, fa bene agli utenti. Molto meno a chi fino a quel momento ha potuto vivere di rendita sui comodi allori di un monopolio che garantisce incassi tranquilli.
E così la BreBeMi ha portato davanti ai giudici di Brescia Autostrade per l'Italia, la società che gestisce la sorellastra A4, quella che per andare da Milano a Brescia passa per Bergamo. A ricorrere alle toghe i legali dell'ultima arrivata che hanno presentato ricorso al Tribunale civile per una segnaletica collocata nei pressi del casello di Brescia Ovest. E considerata «errata», anzi per meglio dire «fuorviante» dal ricorso presentato contro i rivali della A4. Quello incriminato è un cartello stradale che esibisce un raffronto dei tratti e dei prezzi delle due autostrade nel loro percorso fino a Milano est. «Informazioni gravemente lesive», sono convinti gli avvocati che si sono presi cura della neonata A35, da anni annunciata come una manna per pendolari e vacanzieri. E la definitiva soluzione agli ingorghi che da decenni sono il tormento di auto e camion.
«Concorrenza sleale» è adesso l'accusa della BreBeMi che in Tribunale ha trascinato il cartello e accusato i dirimpettai di «concorrenza sleale». Chiedendo di ordinare la copertura immediata del cartello e di fissare una successiva udienza per far rimuovere il pannello. Ovviamente a spese di A4.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.