Bus bloccati e 50 alberi caduti. Caos per 20 centimetri di neve

In via Sanzio crolla un traliccio e ferisce una donna. Due camion di traverso. E il Comune chiude i parchi

Bus bloccati e 50 alberi caduti. Caos per 20 centimetri di neve

Almeno una cinquantina di alberi caduti - da via Sanzio a via Tessa a via Colletta, zona Loreto, dove due piante sono crollate vicino al centro commerciale, per fortuna senza colpire passanti -, rami spezzati, luminarie pericolanti. Strade bloccate per il ritardo degli spazzaneve da piazzale Loreto a viale dei Missaglia. Due camion di traverso in via Varsavia, zona Ortomercato. Nella Milano che ieri si è svegliata coperta da venti centimetri di neve e moltissimi disagi, l'area più critica è stata via Sanzio, dove si sono susseguiti incidenti in più fasi e per miracolo non ci sono state conseguenze gravissime. Un primo albero è crollato prima dell'alba travolgendo i cavi elettrici Atm e bloccando le linee dei tram 12, 16, 3 e 19 (sono venuti in soccorso i bus sostitutivi). Alle 8.15, un secondo albero è collassato, colpendo la piattaforma su cui due operai Atm stavano cercando di ripristinare i cavi dell'alta tensione. Poco prima delle nove, è crollato anche un palo «reggifilo» all'altezza del civico 21 schiacciando una passante, una donna di 49 anni che è stata trasportata in ospedale con una ferita alla testa ma non sarebbe in pericolo di vita. In via Monte Grappa è stato invece soccorso un uomo che era andato in arresto cardiaco intorno alle 8 mentre era impegnato a spalare la neve. É stato rianimato e trasportato in codice rosso all'ospedale Fatebenefratelli. In zona Brera il peso della neve ha divelto i dehors dei locali, anche il plateatico dello storico bar Jamaica. Polizia locale, 118 e vigili del fuoco hanno lavorato in non stop tutta la mattina per soccorrere anziani scivolati sui marciapiedi e mettere in sicurezza cornicioni pericolanti. Proteste per le scalinate del metrò a rischio.

Venti centimetri di neve dalla notte a mezzogiorno sono bastati per «seppellire» il Comune di polemiche per i ritardi negli interventi. L'amministrazione comunica che dall'una di ieri notte e per tutta la giornata sono stati attivati 200 mezzi spargisale e spazzaneve. Dalle prime ore del mattino sono entrati in azione gli spalatori: 800 persone usate per liberare i punti più critici, come fermate Atm di superficie e accessi alle metropolitane, ingressi agli ospedali e agli uffici pubblici. Alle 15 se ne sono aggiunti 400. Sono «caduti 50 alberi sulle strade bloccando la circolazione e in alcuni casi i tram, come in Sanzio e Mac Mahon». Diversi interventi, spiega l'assessore alla Mobilità Marco Granelli, «si sono resi necessari per la caduta di alberi e rami dovuta al peso della neve, ragion per cui si è chiudere i parchi pubblici e si raccomanda di non utilizzare le aree alberate non recintate. Rinnoviamo l'appello agli amministratori di condominio a tenere liberi e puliti gli accessi agli stabili privati e i marciapiedi di pertinenza, anche in vista del calo delle temperature nella notte che potrebbe determinare la formazione di ghiaccio». Nelle case popolari, attivate dal mattino le imprese e i custodi sociali per liberare accessi e vialetti interni. Il Comune raccomanda di «evitare gli spostamenti se non necessari» e di usare le auto «solo se dotate di catene o ruote da neve».

Milano si era svegliata in zona arancione, con restrizioni Covid più leggere, ma la «zona bianca» è stata più tosta, ha smontato i piani di chi voleva precipitarsi nei negozi riaperti. Le famiglie con bimbi hanno ripiegato sulle gare a palle di neve, passata la rabbia dei disagi, la neve su Milano è anche magia.

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