Cala l'effetto Expo: meno lavoro a tempo

Sono tecnici e operai specializzati le figure più difficili da reperire

Sabrina Cottone

Tecnici e operai specializzati. Chi cerca lavoro a tempo determinato, può avere interesse a sapere che sono le principali categorie di cui vanno a caccia le imprese, a volte con qualche difficoltà a trovare aspiranti lavoratori.

Richieste che rimangono vive anche se la fine dell'effetto Expo inizia a farsi sentire, con qualche dolore per chi cerca lavoro. Nel primo trimestre 2016 i profili professionali che le Agenzie per il Lavoro segnalano di difficile reperimento si concentrano principalmente tra queste due categorie: operai specializzati e figure tecniche. La scarsità riguarda in particolare tecnici in campo ingegneristico e tecnici informatici e, tra gli operai, mancano montatori e manutentori, fonditori e saldatori. Sono queste le attività su cui è possibile puntare.

In generale, secondo il Centro studi di Assolombarda, le richieste di lavoratori interinali crescono ancora, ma la corsa rallenta rispetto al passato, probabilmente anche a causa della fine dell'Expo e dei suoi effetti sull'occupazione. I dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, che si riferiscono alle richieste delle imprese di Milano, Monza Brianza e Lodi, dicono che dopo la crescita importante registrata nel 2015, con aumenti continui intorno al +30%, nel primo trimestre 2016 la richiesta di lavoro a tempo determinato è aumentata del 12%. Non è un dato negativo, però è un rallentamento preoccupante, soprattutto perché apre incognite per il futuro.

Ecco come il dopo Expo è valutato nello studio: «Svaniti gli effetti soprattutto sulle richieste di figure non qualificate e di professionalità commerciali, col venir meno dell'effetto-Expo non si è tuttavia annullato il trend crescente delle richieste complessive». Notizie non eccezionali ma neppure pessime. Come dicevamo, a mantenere l'ottimismo è la richiesta di tecnici, che invece di crollare, è andata consolidandosi. Nel primo trimestre 2016 le richieste di queste figure registrano un significativo +75% e così la relativa quota di mercato arriva ormai a sfiorare la soglia del 20% (era il 12% solo un anno fa). Le richieste di tecnici si concentrano su quelli che si occupano di apparecchiature ottiche e audio-video (figura che, col 5,5% delle richieste, occupa la quarta posizione), di servizi ricreativi (3,5%) e di servizi culturali (1,5%).

Le imprese, però, rivela lo studio, mantengono una buona dose di incertezza sulla possibilità che questi inserimenti di figure tecniche avvengano in modo definitivo, che cioè i contratti si trasformino in contratti a tempo indeterminato, con un inserimento più stabile in organico.

Nella classifica generale dei lavoratori a termine più richiesti (al di là di aumenti e cali percentuali della domanda e anche di disponibilità dell'offerta), rimangono in cima gli addetti commerciali (36,7 per cento), seguiti dal personale non qualificato (24). Tra gli addetti al commercio, più gettonati i camerieri - ristorante (8,9%) e albergo (8,3%) - e poi commessi (4,9%) e cassieri (3,8%).

In cima tra il personale non qualificato, l'addetto alle pulizie che, con il 13,2% delle richieste, rappresenta circa la metà del peso dell'intero gruppo professionale. Nella top 20 delle categorie più richieste, gli addetti alla consegna merci (4,8%), gli addetti non qualificati nel manifatturiero (4,0%) e nell'edilizia (1,1%).

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