«In campo a difesa della sovranità Con Ue altri patti»

Impeachment: è stata proprio Giorgia Meloni ad avanzare per prima l'ipotesi. E ha stupito perché Fratelli d'Italia si è dimostrato un partito incardinato nelle istituzioni.

«Quella di Giorgia è stata una scelta molto coraggiosa e doverosa, che testimonia la coerenza di FdI in questi mesi: non avremmo dato la fiducia al governo M5S-Lega ma abbiamo comunque voluto difendere l'Italia davanti ad un'ingerenza. L'idea è stata condivisa velocemente fra i gruppi parlamentari: siamo compattissimi. Siamo patrioti: abbiamo imbracciato il tricolore per riaffermare la sovranità dell'Italia, che non è una colonia tedesca».

Come la porterete avanti?

«Sull'impeachment stiamo ragionando con un gruppo di costituzionalisti. Ma questo non ostacola la via maestra: elezioni il prima possibile. Poi in pochi giorni una legge elettorale».

Perché una reazione così dura rispetto alla difficoltà in cui si è trovato il Capo dello Stato?

«La scelta di Sergio Mattarella inaccettabile: non era nelle sue prerogative nonostante i precedenti. Ha ammesso di non voler scomodare le agenzie di rating: così il popolo sovrano sarà calpestato. Non ha mai fatto il tentativo più naturale, cioè affidare l'incarico al centrodestra».

Avrebbe avuto una maggioranza risicata...

«Ora Carlo Cottarelli avrà comunque uno scarto di 100 volti»

La reazione di FdI è stata divergente rispetto a Berlusconi. Ci avete parlato?

«Non credo che in queste ore ci sia stato un dialogo con Berlusconi ma ci ha negativamente colpito la sua dichiarazione: si è affrettato a dare copertura a Mattarella. Forse ha perso quella sintonia che ha sempre avuto col popolo. Le future alleanze non possono prescindere dalla difesa della sovranità nazionale. E in questo abbiamo bisogno di un segnale chiaro da Forza Italia».

Nel prossimo programma ci sarà scritta nero su bianco l'uscita dall'euro?

«Il punto

di partenza è il programma di centrodestra con cui siamo arrivati al 4 marzo. L'uscita dall'euro non c'era e non ci sarà ma bisogna ricontrattare i patti: ovvero esattamente la posizione espressa da Paolo Savona».

MaTeSan