Chiara Campo
Le ultime (per ora) modifiche al traffico sono scattate tra mercoledì e ieri. Per la realizzazione del manufatto San Damiano della futura linea M4, via Mozart è stata chiusa alle auto fino a fine lavori nel tratto tra via San Damiano e via Melegari (che rimane invece percorribile). Via Vivaio rimane a senso unico di marcia. Da ieri e per circa dodici mesi è deviato invece il traffico su via Santa Sofia, all'altezza dell'incrocio con corso di Porta Romana. La concentrazione dei cantieri M4 in centro stanno facendo esplodere il traffico nella Cerchia e a catena lungo la circolare interna. Il clou si è registrato con la settimana della moda ma non è molto migliorata con la fine delle sfilate. A caos estremo, estremi rimedi è la posizione del capogruppo della Lega in Comune Alessandro Morelli e del Municipio 1 Simone Maria Di Gennaro. «Il collasso del traffico era un disastro prevedibile» la premessa. La giunta «ha sottovalutato l'impatto dei cantieri e finora ha applicato piccole correzioni e palliativi». Sono cinque le proposte più «stong» con cui secondo i leghisti si potrebbe avere un risultato immediato per eliminare le code. Innanzitutto, «sospendere Area C» per tutta la durata dei lavori, «anche perchè far pagare 5 euro di ticket d'ingresso per finire incolonnati un'ora è una truffa, il Comune dovrebbe restituite tutti i pedaggi di settembre». Secondo: «Stop a tutti i cantieri pubblici non urgenti che portano alla chiusura e restringimento di vie». Citano a mò d'esempio il rifacimento del pavè in via Santa Valeria o i lavori per il teleriscaldamento in via della Signora. Andrebbe - terzo punto - superato il «sistema degli spicchi» avviato dalla giunta Formentini e «ormai datato», non consente di attraversare in maniera trasversale il centro ma «in questa situazione contribuisce all'imbottigliamento, basterebbe invertire alcuni sensi di via». Un esempio? «Immaginate di poter percorrere corso Europa verso corso Venezia». La quarta richiesta è indirizzata a Comune e anche ad Atm: perchè, domandano i legisti, continuare ad utilizzare i jumbo tram e i Sirio da 35 metri di lunghezza negli orari non di punta, «quando gli utenti sono pochi consigliamo di far girare sui binari i vecchi modelli da 14 metri». Tutte le richieste si trasformeranno in mozioni da presentare in aula, e l'ultima come è facilmente immaginabile troverà d'accordo gli altri partiti del centrodestra che da mesi cavalcano la stessa battaglia: «In questo momento fare nuove pedonalizzazioni è folle - sostengono Morelli e Di Gennaro -, bisogna sospendere i progetti in campo e valutare anzi il transito delle auto di alcune aree pedonali nelle ore di punta». Citano ovviamente piazza Castello che «darebbe un pò di sollievo all'imbuto che si crea in Foro Bonaparte». Al Carroccio arrivano numerose protesta su cesate allestite da mesi di fronte a negozi e bar (una su tutte, quella che oscura l'erboristeria di via Foppa) ma con i lavori ancora fermi. Al disagio si aggiunge la rabbia.
Rimanendo in zona, il Comitato Foppa Dezza Solari due sere fa si è riunito in assemblea per discutere dei potenziali rischia alla salute legati ai lavori della M4: rumore, polveri, aumento del traffico, transito di 63 camion al giorno ne cantieri. Hanno chiesto alla giunta di rafforzare le misurazioni e istituire un tavolo do confronto sul problema a cui partecipino Comitati, Palazzo Marino e Università Statale.
L'assessore alla Mobilità Marco Granelli, presente all'incontro, riferisce: «Abbiamo già deciso di pubblicare sul sito web della Linea Blu tutti i dati disponibili sul monitoraggio ambientale e raccogliamo volentieri la proposta di organizzare un tavolo per valutare gli elementi che emergeranno».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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