Viviana PersianiNel 1928, venne ritrovato un papiro che riportava una sorta di atto di nascita del teatro. Che, secondo il contenuto, risale a ben mille anni prima della tragedia greca, considerando, come rappresentazione teatrale, anche quei riti praticati nell'Antico Egitto, sotto forma di culto dei «Misteri di Osiride», un modo per rendere tangibile la propria relazione con il divino.Indipendentemente dal cosa o dal quando, ciò che conta è il come. Il teatro è sempre stato, fin da quei tempi, una particolare forma di espressione, dal vivo, e in presenza di un pubblico (pagante o meno), attraverso la quale l'autore, per bocca dell'artista, comunica un suo pensiero. Arte che si è evoluta nei secoli, adeguandosi alle varie situazioni storiche. Capace anche di sopravvivere a una rivoluzione culturale come fu l'avvento del cinema.«Il cinematografo non ha niente a che vedere col teatro - disse Eduardo De Filippo - quando muore deve morire. Basta! Deve sparire! Non deve lasciare quest'ombra, questa falsa vita». Il teatro è sopravvissuto non solo alla settima arte, ma anche a Internet che, per certi versi, ha messo di più in crisi l'industria cinematografica. Nulla è replicabile nel teatro. Il suo fascino deriva proprio dalla sua natura. Lo spettacolo dal vivo è irripetibile. Tra lo spettatore e l'attore in scena esiste una sorta di rispetto reciproco. Chi sale sul palco si mette in gioco, in prima persona, avendo tanto da rischiare, perché quando si alza il sipario non ci sono «ciak si rigira» che ti salvano. Ci vuole coraggio, presenza scenica, carisma, capacità di adattarsi al pubblico in sala.Il teatro è una palestra di vita anche per chi recita. E Milano, da sempre, è una città che rappresenta una sorta di esame di laurea per chi fa questo mestiere. Con il teatro non ci si arricchisce (non come con il cinema o la televisione), lo si fa per passione. Un lavoro che ti assorbe, che ti porta in giro, che ti fa incontrare la gente, il tuo pubblico. E chi siede in poltroncina, può toccare quasi con mano artisti famosi, vederli, dal vivo, a pochi passi da sè. E non pensiate solo al teatro dei professionisti. Ci sono tante persone, amatori, dilettanti sulla carta (ma più professionisti di certi nomi noti), che gratuitamente mettono a disposizione il proprio tempo libero per studiare un copione e andare in scena, magari in data unica, per la festa della parrocchia, dopo tante serate passate a provare. Gente che, per una sera, si mette in discussione, salendo sul palco, di fronte ad amici e parenti; vada come vada.Sono emozioni da vivere che consigliamo a tutti, almeno una volta nella vita. E che solo questa arte sa regalare. E poi, il teatro può essere anche occasione di festa. Come, ad esempio, a Capodanno.Sono tante, infatti, le sale milanesi che salutano il nuovo anno, in compagnia dei propri fedelissimi spettatori. Come si fa tra amici. Anche perché è un modo diverso per brindare alla fatidica mezzanotte, magari in compagnia dei vostri attori preferiti, lontano dalle solite feste che finiscono con l'immancabile trenino. Ogni teatro offre proposte differenti, di solito orientate al cabaret o alle commedie divertenti. A cambiare, naturalmente, è il menu di contorno. C'è chi offre solo lo champagne, chi anche il cotechino con le lenti, chi mette a disposizione un ricco buffet (dolce o salato), chi spumante e panettone.
Ovviamente a prezzi differenti e un pochino rincarati rispetto alla normale programmazione, ma sicuramente molto meno di quello che spendereste per un veglione in un qualsiasi locale. Provatelo, proponetelo ai vostri amici, organizzatevi per un Capodanno diverso dal solito. Vedrete che sarà un'esperienza indimenticabile. Il teatro è magia! Vuoi mettere in una sera d'inverno, del 31 dicembre...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.