Casa di comunità: e due. Ecco come funziona la sanità di quartiere

A Villa Marelli il centro polispecialistico. L'assessore Moratti: "Ottimo il riscontro dei cittadini"

Casa di comunità: e due. Ecco come funziona la sanità di quartiere

Dopo via Rugabella a Milano e Sant'Angelo Lodigiano, ieri è toccato a villa Marelli a Niguarda. Sono 24 le case di comunità previste in città, di cui una decina saranno edificate in aree messe a disposizione dal Comune (l'ex scuola di via Betti al Gallaratese, l'ex scuola Ghini in Ripamonti, il parcheggio di via Valsesia 95 a Baggio e quello di via de André, l'area tra via Faenza e via Chiodi alla Barona e quella tra via Salomone e via Bonfadini al Calvairate) o in edifici da riqualificare come il mercato coperto di via Moncalieri 15 e quello di Gorla, la sede della Direzione Politiche sociali in via Giolli 29 o quella di via Barabino 4. Le 218 Case di Comunità in Regione, come previsto dalla Riforma socio-sanitaria lombarda e dal finanziamento dal Pnrr, hanno la funzione di avvicinare il cittadino alle cure primarie e ai servizi socio-assistenziali, evitando quanto possibile l'accesso agli ospedali per cure primarie, visite ed esami specialistici.

Si tratta di presidi polispecialistici aperti 7 giorni su 7, 24 ore su 24 tra ambulatori e servizio di guardia medica (da lunedì al venerdì dalle 20 alle 24, sabato e domenica dalle 9 alle 21. L'accesso avviene tramite contatto telefonico al numero 116117). Qui lavora un'équipe multidisciplinare di 100 operatori tra medici specialisti, infermieri di famiglia, professionisti della salute, medici di medicina generale, assistenti sociali. Durante la prima ondata della pandemia Villa Marelli ha registrato la nascita del primo team di infermieri di famiglia di Niguarda: Lo staff si è formato per monitorare i pazienti positivi al proprio domicilio le cui condizioni di fragilità necessitavano un contatto quotidiano. Queste consulenze continue sono state fondamentali per intercettare precocemente quei casi che richiedevano una presa in carico per evitare l'aggravarsi della malattia.

«Il punto di forza di queste Strutture - commenta Simona Giroldi, Direttore Socio Sanitario del Niguarda - è proprio l'integrazione delle diverse figure professionali e dei servizi, integrazione che a regime prevedrà anche, tra gli altri, quelli socio assistenziali e sociali del Comune». A Villa Marelli si trova un ambulatorio prelievi, un ufficio scelta e revoca (02/64445743), il servizio di Fragilità e Disabilità per l'erogazione delle misure di sostegno alle persone fragili, oltre a Poliambulatori di Oncologia, Terapia del Dolore, Chirurgia toracica (sono in via di attivazione gli ambulatori di Chirurgia Vascolare, Ortopedia, Reumatologia, Diabetologia, Medicina Interna, Ambulatorio per la riconciliazione farmacologica) e ai Centri di riferimento tisiologico, pneumologico e cardiologico.

Alle prestazioni sanitarie si accede su prescrizione del medico di base e previo appuntamento tramite call center regionale, altri servizi, come i primi colloqui, invece, sono ad accesso diretto. «Diamo oggi una fotografia ancora più concreta di quella che è la legge di potenziamento della sanità regionale» spiega la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti.

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