Una misura nuova, sperimentale, per aiutare, con uno stanziamento regionale di 8,6 milioni di euro, le famiglie che si trovano in uno stato di morosità incolpevole e rischiano lo sfratto. L'intervento è stato presentato ieri dal presidente Roberto Maroni e dall'assessore alla Casa, Paola Bulbarelli. «Si tratta di un'azione molto importante - ha spiegato l'assessore - prevista per la prima volta in Lombardia. Abbiamo attivato una misura che rende più incisiva la prevenzione e il contrasto degli sfratti per morosità nei 17 Comuni ad alta tensione abitativa, dove c'è stato un notevole incremento di queste situazioni. Il sostegno alle famiglie non avviene più con investimenti a fondo perduto, ma attraverso nuovi strumenti finanziari come microcredito, fondi di garanzia, maggiore diffusione di forme contrattuali di locazione a canoni concordato».
Le città interessate sono Brescia, Bergamo, Bresso, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Como, Corsico, Cremona, Cusano Milanino, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Sesto San Giovanni, Sondrio, Varese dove si concentrano il 90% degli sfratti. Le amministrazioni si impegnano a cofinanziare l'intervento per un importo non inferiore al 40% degli 8,6 milioni e potranno richiedere il contributo le famiglie con reddito Isee, quindi con reddito imponibile fino a 13mila euro.
La Giunta regionale ha anche approvato il nuovo statuto delle Aler, che dovrà essere sottoposto al voto del Consiglio. «La novità è l'istituzione di Osservatori per la legalità e la trasparenza che si dovranno dedicare delle problematiche relative alle occupazioni abusive, alla morosità colpevole e all'assegnazione degli alloggi».
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