Case chiuse, il centrodestra ha un piano per riaprirle

L'ex senatrice Merlin ha appena conquistato un posto nel Famedio, grazie alla giunta Pisapia riposerà tra i grandi di Milano. Ma dalla Regione parte la battaglia per cancellare la legge con cui nel 1958 abolì le case chiuse. La maggioranza di centrodestra dice basta allo sfruttamento della prostituzione e al degrado sulle strade. L'idea è quella di sfruttare l'articolo 75 della Costituzione che prevede la possibilità di indire un referendum popolare se si raccolgono 500mila firme, oppure se viene richiesto da cinque consigli regionali. La proposta, partita dalla Lega Nord e poi allargata agli altri partiti del centrodestra, verrà presentata nei dettagli oggi dal capogruppo del Carroccio Massimiliano Romeo, il consigliere di Forza Italia Giulio Gallera, il presidente della Lista Maroni Stefano Bruno Galli e dal capogruppo di Fdi De Corato. Consapevoli di andare incontro a resistenze trasversali: anche tra i cattolici del centrodestra la cancellazione della Merlin non viene vista di buon grado.

Il centrodestra regionale con l'abolizione della Merlin punta alla creazione di vere e proprie cooperative di prostitute, riconosciute dallo Stato (come un'«impresa» a tutti gli effetti) e soggette al pagamento delle tasse. Dovranno rilasciare fattura o scontrino? L'idea è quella. Le «attività» saranno sottoposte a ispezioni di Asl e quastura. Vietata la prostituzione in strada.

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