Case gratis agli abusivi: pagano i condomini

«Forti con i deboli, lentissimi quando devono prendersela con chi pensa di rimanere sempre impunito». Protagonista: la giunta Pisapia. Il capogruppo comunale del Pdl Carlo Masseroli premette che le leggi, e i pagamenti, vanno sempre rispettati. Dunque, niente in contrario con la valanga di cartelle esattoriali che gli inquilini morosi nelle case popolari del Comune stanno per ricevere. Ma suona quasi come una beffa che nel conto totale - ammonta a più di trecentodiecimila euro - ci siano anche le spese condominiali, come riscaldamento, pulizie, acqua potabile, non pagate da inquilini che magari sono in stato di crisi, ma che sarebbero spettate pure agli abusivi. Che invece continuano a farla franca, e a occupare gli alloggi popolari senza pagare affitto e spese collettive. E queste, cartella esattoriale o meno, ricadono sui regolari che cercano in ogni modo di saldare i debiti. Ma la misura è colma, come hanno denunciato qualche giorno fa in via Inganni dove un centinaio di inquilini è pronto allo sciopero delle bollette. A rischio di multe o cartelle esattoriali. Per ora, appunto, il recupero crediti di fine anno approvato da Palazzo Marino - e affidato a Equitalia - riguarda affitti e spese condominiali per un totale di 310.827 euro, il Comune ha ordinato l'iscrizione a ruolo.
Masseroli insiste, «giusto il recupero crediti, ma vorremmo altrettanto impegno anche sullo sgombero degli abusivi che pensano di farla sempre franca. E pesano anche sulle tasche dei residenti regolari negli alloggi popolari». Il capogruppo della Lega Alessandro Morelli invita la giunta, in un momento di difficoltà economica, a valutare caso per caso se i mancati pagamenti sono «a carico di furbetti o chi fatica ad arrivare alla terza settimana del mese e magari ha trasgredito non per cattiva volontà ma perchè impossibilitato nel pagamento, e magari il Comune può venire incontro a queste famiglie». Rateizzazione? Sarà da valutare. Intanto anche Morelli rimarca come «durante la ex amministrazione Aler riusciva a bloccare il 100% delle nuove occupazione, con l'ambiguità della giunta Pisapia sul fenomeno, la percentuale si è abbassata all'86%».
In compenso, il Comune festeggia la chiusura di una vicenda giudiziaria che bloccava la vendita di 4 stabili inseriti nel Fondo immobiliare gestito da Bnp Paribas. Nell'udienza che si è tenuta davanti al Consiglio di Stato il Sindacato degli inquilini (Sicet) ha infatti ritirato il ricorso in appello relativo alla cessione degli stabili di via Cicco Simonetta, via Cesariano, corso XXII Marzo 22 e 30.

Nell'ottobre 2011 una sentenza del Tar aveva già riconosciuto la legittimità del piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare mediante un fondo di investimento. . «Una buona notizia - afferma l'assessore alla Casa Lucia Castellano - Con il ricavato delle dismissioni investiremo in nuove case popolari».

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