IL CASOAlbertini fa il guastatore: «Ho ancora la tessera, ma non escludo una scissione»

Gabriele Albertini verso la rottura. E se per il momento non passa all'azione, strappando la tessera del Pdl come aveva minacciato, evoca però «difficoltà fino ad arrivare a una scissione». Domani vedrà il coordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani e l'ex sindaco si mostra disponibile. «Vado per ascoltare. Sono stato chiamato, credo, perché mi si dica qualcosa. Ma se la richiesta è di concorrere alle primarie di coalizione, ho già spiegato che il nostro progetto non lo consente. E se quindi seguirà un'alleanza Pdl-Lega io non ci sarò. È un sillogismo».
Parla del sì di Berlusconi al segretario della Lega: «Penso che sia sempre stato favorevole a Maroni e all'accordo con la Lega. È una sua scelta legittima, penso che non sarà la mia, ma abbiamo tutti i momenti e i tempi per chiarire e confrontarci su questo tema». E la tessera? La strapperà davvero o la terrà ancora in tasca? «Ancora per qualche giorno, sì».
A suonare irricevibile è però l'aut aut sulla Lega, in una Regione in cui l'alleanza col Pdl è rimasta viva, vegeta e operativa fino a oggi.

ma Albertini rimane sulle sue posizioni: «Credo che molti non si riconoscono in un progetto che vede un partito antieuropeista parte integrante della nostra coalizione». Da qui, secondo l'europarlamentare, il rischio di scissione.

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