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Castello, 200mila euro di straordinari

Castello, 200mila euro di straordinari

Duecentomila euro. Questo quanto costa la sperimentazione per la pedonalizzazione di piazza Castello solo per gli straordinari dei vigili, più i costi per le opere e le deviazioni dei mezzi.
Il Comune ha, infatti, preventivato 10mila ore di straordinario per le 14 pattuglie, per 28 agenti, che operano in supporto delle tre o quattro pattuglie di turno. I ventotto agenti, infatti, coprono tutto l'arco della giornata dalle 7 alle 1945 su due turni per un totale appunto di 10mila ore «extra». Tradotto: 200mila euro, cui vanno aggiunti i 100mila euro di lavori «strutturali». Così la pedonalizzazione leggera annunciata all'inizio inizia a farsi più pesante sulle casse esangui di Palazzo Marino.
Tradotto per gli automobilisti, molti dei quali non hanno ancora sperimentato sulla propria pelle i costi dell'operazione, la pedonalizzazione di piazza Castello significa doppio senso di marcia nel tratto di Foro Buonaparte tra il Teatro Strehler e viale Gadio, chiusura alle auto dell'anello d'asfalto tra Quintino Sella e via Minghetti, l'istituzione del senso unico di via Lanza verso Brera. I controviali rimangono aperti ai residenti e alla sosta dei motorini.
Da una settimana - il test è partito il 22 aprile - attorno alla «zona rossa» è stata schierata una cintura di agenti. I compiti: innanzitutto gestire gli incroci di Foro Bonaparte, presidiare piazza Lega Lombarda, alleggerire via Legnano indirizzando il traffico su viale Elvezia e Melzi d'Eril, distribuire materiale informativo.
Un lavoraccio anche perché alla fatica di gestire ingorghi, code, intasamenti, si sovrappone lo stress psicologico di subire e tamponare le ire degli automobilisti disorientati. Ai milanesi alla guida, che non trovano più un buco per parcheggiare e si trovano bloccati nel traffico, difficile tenere testa. E dire che sono giorni in cui la città è semi deserta, il vero banco di prova sarà lunedì.
Il super lavoro dei vigili viene aggravato dal cantiere di piazza XXIV maggio che sta dando filo da torcere a addetti ai lavori e cittadini. Come se non bastasse i ghisa sono costretti a entrare a piedi al comando. La politica duomocentrica della giunta ambientalista si è abbattuta anche su piazza Fontana e piazza Beccaria, che sono state pedonalizzate, costringendo i vigili ad abbandonare le auto di servizio in corso Europa e entrare al comando a piedi.
«Questa decisione manca di rispetto al corpo, che sta facendo degli sforzi straordinari per gestire le decisioni del Comune - attacca il segretario regionale del Sulpm Daniele Vincini -. Non possiamo lasciare i nostri mezzi alla mercé di chiunque, senza poterli vedere, e parliamo sia delle auto che dei furgoni, che magari sono carichi di merce sequestrata».
L'ingresso sul retro, infatti, è troppo stretto e non permette l'accesso ai camion della polizia. «Non possiamo essere messi fuori dal nostro comando. È assurdo.

E se c'è un'emergenza cosa facciamo? Andiamo in bicicletta? - polemizza Vincini, interpretando il mal di pancia dei suoi colleghi -. Le pattuglie vanno e vengono dal comando per fare verbali o servizi di accompagnamento, perché devono essere costrette a perdere tempo per raggiungere la sede?».

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