Tra Castello e piazza Oberdan: c'è una città che va in frantumi

Il crollo alla torre del Carmine è solo l'ultimo di una lunga serie Martedì un orologio pubblico si è staccato ferendo una passante

Maria Sorbi

Passi di lì, vedi le transenne, i resti sbriciolati di tegole e pezzi di intonaco. E non puoi non pensare: «Potevano ammazzare qualcuno». In effetti, tante volte ci si è andati vicini e, fortunatamente, quel secondo in più o in meno hanno fatto la differenza. La stessa scena si è replicata in corso Vittorio Emanuele, in piazza Castello, in Galleria, in piazza Oberdan. E denuncia che la città storica cade a pezzi e forse servirebbe un po' di manutenzione in più per evitare che gli incidenti di questi ultimi mesi si possano trasformare, in futuro, in una tragedia.

Venerdì, a causa del maltempo, sono caduti alcuni frammenti della parte sporgente della copertura del tetto della Torre del Carmine al Castello Sforzesco. Fortunatamente le «tegole» sono finite nel fossato esterno e non hanno colpito nessuno dei turisti. Il nucleo di intervento rapido del Comune ha subito messo in sicurezza l'area transennando il perimetro e domani verrà messa una recinzione intorno alla torre. Ora bisognerà mettere a punto un piano di manutenzione.

Martedì scorso, una donna è stata colpita da un orologio comunale, con annesso cartellone pubblicitario, che si è staccato dalla parte di un palazzo di piazza Oberdan durante il temporale. La donna è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli per un taglio al cuoio capelluto e la distorsione di una caviglia dopo aver perso l'equilibrio. Un episodio che si è concluso con danni non gravi ma che avrebbe potuto finire molto peggio. Quel secondo che fa la differenza, appunto.

E ancora. Lo scorso 17 maggio c'è stato un cedimento del manto stradale tra via Lorenteggio e via dei Tulipani: all'angolo tra le due strade si è aperta una voragine nell'asfalto, a ridosso dei cantieri della M4, determinata probabilmente da un problema alle fognature. Non una buca di poco conto, ma un cratere profondo un metro. Un'automobile che inavvertitamente ci è passata sopra ha riportato danni da officina, ma se fosse stato uno scooter a incapparci, l'incidente sarebbe stato molto più grave. Il piano buche dell'amministrazione Pisapia andrà sicuramente ampliato e corretto. Tuttavia, per volontà dell'assessore Carmela Rozza, già molto è stato fatto per migliorare la qualità dell'asfalto utilizzato per i cantieri: niente più gare al ribasso e sorveglianza massima sulle betoniere al lavoro per evitare che l'«impasto» venisse «allungato».

Lavori avviati anche in Galleria e corso Vittorio Emanuele per evitare nuovi crolli dopo l'incidente sfiorato sotto le feste di

Natale. Quando un pezzo di intonaco si è staccato dall'arco di ingresso rischiando di ferire la folla di milanesi e turisti in giro per negozi e per ammirare l'albero di Natale di Swarovski, sistemato proprio a pochi metri.

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