Cattaneo: «Lo Stato ora deve premiare le Regioni virtuose»

«Premiare le Regioni virtuose, non solo per garantire un uso più produttivo delle risorse in un momento in cui scarseggiano, ma anche per incentivare tutti a fare meglio». Questo l'invito al governo fatto dall'assessore alle Infrastrutture della Regione Raffaele Cattaneo intervenendo al convegno «L'Italia che arriva» al Meeting di Rimini. Con la richiesta di una maggiore congruità nell'assegnazione di fondi per gli investimenti infrastrutturali e nel dare risposta alle esigenze di maggiore autonomia di alcune Regioni. «Si continua a non fare alcuna differenza tra chi è virtuoso e chi non lo è - ha detto Cattaneo - con ripercussioni negative sull'intero Paese. I denari non vanno più assegnati a pioggia e a fondo perduto, ma secondo criteri basati su costi standard e premialità, privilegiando chi è capace di utilizzarli come leva per mettere in campo altre risorse, in modo da produrre un effetto moltiplicatore. In Lombardia ci siamo impegnati a fare meglio e con meno risorse dello Stato grazie a una grande capacità di coinvolgimento di capitali privati». E l'esempio sono le tre autostrade regionali Brebemi, Tem e Pedemontana: su 7,5 miliardi di euro, solo 1,2 è di contributo pubblico.

Una virtuosità lombarda che non viene premiata: «Analizzando come i 367miliardi del Programma delle Infrastrutture sono ripartiti, vediamo che alla Lombardia vanno solo 3.478 euro per abitante, contro i 25.421 della Calabria».

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