Catturato il ladro fantasma che rubava in casa di riposo

Nascondendosi con un lenzuolo cercava opere d'arte e documenti antichi. Denunciato anche il ricettatore

Catturato il ladro fantasma che rubava in casa di riposo

Il trucco era di quelli vecchi come il mondo. L'operazione dei carabinieri di Pavia aveva il nome di un celebre film - Ghostbusters - che però nulla ha in comune con la storia realmente accaduta nel capoluogo lombardo. Semplicemente, si trattava di bloccare un fantasma. E, detto così, può sembrare una mission impossible, sempre per restare nel calembour cinematografico. Invece l'indagine è andata a buon fine e si è scoperto che l'ectoplasma era più concreto che mai. Un essere in carne e ossa che faceva uno dei mestieri più antichi del mondo. Rubava. E con lui il suo complice, uno che non si travestiva ma restava dietro le quinte e smistava la refurtiva.

Con un lenzuolo addosso, appunto mascherato alla stregua di un fantasma è stato denunciato Z.M., 51 anni, lomellino, che era convinto di nascondersi alle telecamere di sorveglianza con un travestimento tutto sommato poco originale ma buffo assai. Rubava quadri e documenti antichi che venivano poi puntualmente girati a T.R., 68 anni, pavese, che ricettava la refurtiva smistandola sulle bancarelle dei mercatini.

«Ci siamo dovuti improvvisare acchiappafantasmi» ha ironizzato il capitano Fabio Volpe, che comanda la compagnia dell'Arma di Pavia. L'Arsenio Lupin di turno era un dipendente, assunto da una cooperativa di servizi per alcuni centri anziani di Pavia, il Santa Margherita e il Pio Albergo Pertusati, recentemente benficiari di un'eredità milionaria da una sconosciuta signora milanese.

Negli archivi delle due strutture, anticamente gestite dai frati della congregazione delle opere, il ladro aveva trovato faldoni contenenti atti e carte datate dal Seicento in avanti, ma soprattutto un trittico di quadri religiosi del XVIII secolo, di autore anonimo del valore di 10mila euro ciascuno. I manoscritti, gli atti sigillati con ceralacca, e i fogli che potevano essere venduti anche a 10 euro ciascuno nei mercati dell'antiquariato, venivano poi ceduti al 68enne appassionato di antichità che abita in una cascina di San Giorgio Lomellina. Anche lui è stato denunciato per ricettazione. Questi infatti pagava il ladro con piccole somme in cambio dei tesori che questo prelevava. Almeno una decina gli episodi certificati dall'Arma, che indaga dalla scorsa estate ma solo ora è riuscita a individuare i responsabili e colpevoli. Dopo la perquisizione nell'abitazione del ricettatore i militari hanno recuperato un olio su tela (100X72) che raffigura una scena religiosa denominata «Miracolo di San Francesco Saverio, un dipinto ovale del '700 che ritrae «L'adorazione dei Magi» e ha le stesse misure della precedente, i 40 faldoni sottratti dagli archivi, una carabina ad aria compressa, priva di matricola e una baionetta.

Ora gli inquirenti dovranno accertare la provenienza di queste armi. Manca all'appello una terza opera, l'Annunciazione. Oltre alla denuncia per furto il 51enne è stato sospeso dal lavoro di factotum in servizio alla cooperativa.

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