Una cena di beneficenza per aiutare Giangrande

Sempre sorridente, come ci ha abituati fin dal giorno in cui il padre, brigadiere dei carabinieri, è stato gravemente ferito davanti a palazzo Chigi. E anche ieri Martina Giangrande, non ha fatto mancare la sua dose di fiducia annunciando: «Papà sarà a casa per Natale». Poco importa se su una sedia a rotelle. «Presto farà una nuova operazione da cui ci attendiamo miglioramenti».
Martina, 23 anni, ieri pomeriggio era al comando provinciale per ricevere il ricavato di una cena di beneficenza, organizzata dal «Consorzio Buenos Aires» e da «Milano futura, le vie dello shopping». Tremila euro a cui il presidente del Consorzio, Lino Faccincani, ha aggiunto altri 7mila di tasca propria. «Grazie, non solo per il contributo, ma anche per questo gesto che arriva da persone che non ci conoscono».
Poi Martina, seduta vicino al comandante provinciale Maurizio Stefanizzi ha parlato del suo «papà», Giuseppe Giangrande, 51 anni, ferito da un proiettile esploso da Luigi Preiti il 28 aprile, mentre prestava servizio davanti a Palazzo Chigi. Una vile aggressione avvenuta meno di tre mesi dopo la tragica morte della madre.
«Ora muove un pò le braccia ed è già un progresso ma non si può certo dire che stia bene, comunque prima di Natale sarà a casa e questo è già molto. In seguito dovrà tornare in ospedale a Imola per un secondo intervento, credo in aprile. I medici stanno valutando l'idea di prelevargli dei muscoli dalla spalla per trapiantarglieli nel braccio, consentendogli maggiori possibilità di movimento.

Spero presto possa venire qui a stringervi la mano». Un ultima battuta per Preiti: «L'ho incontrato al processo, l'ho guardato negli occhi ma non ho sentito niente per lui. Il perdono? È un sentimento che non posso provare, almeno non ancora».

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