Cronaca locale

Il centro di Milano ostaggio degli sbandati: "Spaccio di droga, bivacchi e violenze"

Milano degradata: a Porta Venezia si spaccia a ogni ora del giorno. Il racket della droga in mano a gruppi di stranieri e di violenti. La denuncia della Lega

Il centro di Milano ostaggio degli sbandati: "Spaccio di droga, bivacchi e violenze"

Si parla spesso del degrado della periferia milanese ma molto meno di quello del suo centro cittadino. Non perché non esista, anzi. La situazione della grande metropoli lombarda è gravissima. I senzatetto si possono trovare anche in piazza Duomo e nelle adiacenze delle vie dello shopping e della movida. Le dosi di droga è facile acquistarle ovunque a Milano, soprattutto nelle zone frequentate dai più giovani, dove il controllo di polizia è ormai venuto meno. È quanto accade, per esempio, in zona Porta Venezia, dove è ben noto che ci sia una grandissima attività di spaccio gestita da immigrati regolari. Ne sa qualcosa Vittorio Brumotti, picchiato selvaggiamente circa un anno fa mentre documentava la compravendita di droga.

"Situazione oltre i limiti della decenza"

"Spaccio di droga, bivacchi e violenze: la situazione a Porta Venezia è ben oltre i limiti della decenza. Il militante della Lega Gennaro Capasso ha ripreso le decine di immigrati che stazionano tra i Bastioni e Piazza Oberdan e che vendono droga dalla mattina alla sera", denuncia Silvia Sardone. Porta Venezia e i giardini Indro Montanelli sono uno dei polmoni verdi della città, frequentati normalmente da genitori con i loro figli, dagli amanti del jogging e da chi cerca un angolo di relax nel caos milanese. Da anni, però, questo centralissimo fazzoletto di Milano incastonato tra il Quadrilatero della moda e la stazione Centrale è costantemente presidiato da gruppi di sbandati e di violenti. "Negli anni ci sono stati accoltellamenti ed episodi di bastonate all’inviato di 'Striscia La Notizia' Brumotti. I residenti e i commercianti chiedono almeno un presidio mobile della Polizia Locale. Con Beppe Sala il tratto distintivo è uguale dalle periferie al centro: illegalità e degrado!", prosegue ancora l'eurodeputata.

Le "colpe" della magistratura

Molti degli sbandati che affollano i Bastioni e i sentieri del parco, appostati come pali o pronti a cedere la droga, sono stranieri e nella maggior parte delle volte irregolari. Alcuni di loro hanno sulla loro fedina penale anche dei precedenti: "C’è da chiedersi quanti di questi spacciatori abbiano a carico decreti di espulsione o richieste di misure cautelari da parte delle forze dell’ordine mai poste in essere dai pm".

Queste sono le parole di Max Bastoni, consigliere regionale e comunale della Lega in Lombardia, che poi punta il dito contro la giustizia: "Molti dei problemi legati allo spaccio a Milano sarebbero risolti se la magistratura si applicasse con maggiore rigore".

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