Ci risiamo: domenica si vota in nove Comuni del Milanese che devono scegliere fra i candidati giunti al ballottaggio. L'analisi del primo turno non è semplice. «In parte ci ha deluso - dice il coordinatore provinciale di Forza Italia, Luca Squeri - ma se consideriamo l'effetto Renzi devo dire che non c'è stato uno tsunami nei Comuni». Ecco il risultato dei quasi 60 piccoli Comuni: «Ne abbiamo confermati 10 - dice Squeri - e strappati 4. Il centrosinistra ne ha confermati 22 e strappati una decina. Insomma, poteva andare peggio, ci siamo e dobbiamo moltiplicare gli sforzi».
Fra i tredici centri sopra i 15mila abitanti, Cormano, Cornaredo e Settimo Milanese sono andati alla sinistra al primo turno. E a Cornaredo, persa dal centrodestra, ha pesato il passo indietro degli uscenti. A Lainate ha vinto Alberto Landonio a capo di un cartello di liste civiche. Gli altri nove Comuni sono in palio. A Melzo, unica eccezione, si contendono la fascia il candidato civico Vittorio Perego (col 35,7%) e Antonio Bruschi del Pd col 30,5%. Negli altri otto Comuni è sfida fra centrodestra e centrosinistra, mentre i 5 Stelle sono rimasti fuori dai giochi. Le «partite» possono essere divisi in quattro fasce. La prima è quella di Paderno Dugnano e Pioltello. A Paderno, primo Comune per dimensioni con i suoi 37mila elettori, Marco Alparone di Forza Italia è un passo dalla riconferma e Maria Antonella Caniato lo insegue con un distacco di 10 punti. «Paderno è un modello - spiega Squeri - dove c'è un sindaco che fa bene si vede. È una nota molto positiva da cui ripartire». Positivo anche il caso di Pioltello, dove Cristina Carrer può strappare dopo 18 anni il Comune al centrosinistra che schiera Saimon Gaiotto. «Abbiamo lavorato tutti in maniera egregia - dice lei - Il voto politico certo non mi aveva spaventato, però un certo di timore la sera dello spoglio lo abbiamo avuto». «Ora comunque - aggiunge - si azzera tutto, e la difficoltà è riportare tutti al voto nuovamente e guadagnare la fiducia di coloro che hanno votato altri». La partita al secondo turno è sempre molto concentrata sui due volti dei candidati: «Abbiamo tolto le bandiere - conferma Carrer - la fiducia deve essere costruita intorno alla persona. L'ottimismo non manca». A Trezzano sul Naviglio partita in salita: il centrosinistra con Fabio Bottero parte in vantaggio su Giuseppe Russomanno. A Peschiera Borromeo, altro Comune rosso, il sindaco uscente Antonio Falletta (centrodestra) insegue: «Una vicenda travagliata - ricorda Squeri - ma abbiamo fatto bene a ricandidare Falletta e sono contento che si sia speso in una partita non facile». Falletta ci prova e accusa il suo avversario, Luca Zambon, di scappare da un confronto faccia a faccia: «Peschiera ha bisogno di competenze - dice - non di un ragazzo di 29 anni senza preparazione dietro al quale, come si vede dalla campagna, ci sono i soliti gruppi di potere».
Nella roccheforti rosse Rozzano e Cesano Boscone il secondo turno - per Forza Italia - è già «un risultato positivo». Ci proveranno Gianni Ferretti e Fabio Raimondi. A Novate Milanese e Cusano Milanino partita difficile per Maurizio Piovani e Sergio Ghisellini.
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