La cerimonia La festa delle Forze Armate

Pisapia è «fiero del rapporto che si è creato tra la città e le forze armate». Quella tra Comune ed esercito «è una collaborazione importante» che «deve partire dalla capacità di essere al servizio dei cittadini, dialogare con loro e fare prevenzione oltre che repressione». Dopo la tradizionale cerimonia dell'Alzabandiera ieri a mezzogiorno in piazza Duomo, il sindaco ha accolto le Forze armate a Palazzo Marino nel giorno dell'anniversario «per dire loro grazie». E la festa del 4 novembre è stata dedicata quest'anno a due uomini caduti in servizio, il caporalmaggiore degli Alpini Tiziano Chierotti e al carabinieri Giovanni Sali, ucciso con tre colpi di pistola sabato sera a Lodi.
Una «collaborazione importante», «fiero del rapporto che si è creato in città». Ma tra i primi atti da sindaco, nel luglio 2011, ci fu il congedo dei militari in città. Le pattuglie miste che controllavano i quartieri a rischio (un soldato operava insieme a due poliziotti o carabinieri), per Pisapia e i consiglieri della sinistra radicale spaventavano i milanesi, «Milano non è Beirut» avvertivano. Mentre gli altri Comuni dell'hinterland ringraziavano, perchè i soldati respinti dal capoluogo vennero assegnati ad altri sindaci dell'hinterland che invece ritenevano ben utile il supporto dei militari alle forze dell'ordine. Anzi, mentre mezza Italia protesta per il taglio dei poliziotti, poterli dedicare ad altri servizi mentre i soldati sorvegliano le strade pericolose o luoghi frequentati dai turisti come piazza Duomo è una manna dal cielo. E Milano più che mai soffre della carenza di pattuglie. Mentre si alza il livello della violenza, l'ultimo sconcertante episodio il giovane filippino ucciso a calci e pugni l'altro ieri davanti alla sala Bingo di viale Zara e alla gente allibita.

A Pisapia, attacca il consigliere Pdl Riccardo De Corato, «i milanesi non perdoneranno mai di aver tolto dalle strade questi uomini e donne in divisa, che costituivano un presidio importante in decine di strade. E infatti nell'ultimo mese già diverse migliaia di persone hanno firmato ai nostri banchetti per cjoedere il reintegro dei soldati». Dunque «che faccia tosta Pisapia».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica