Cervellone in tilt e treni sospesi: contro Trenord una class action

Dopo lo sciopero, per Trenord arriva anche la class action per la richiesta dei danni. È stata avviata da Altroconsumo presso il Tribunale di Milano con 16 utenti promotori. Obiettivo: il risarcimento dei danni subiti tra il 9 e il 16 dicembre scorsi, quando furono soppressi, secondo la stessa società ferroviaria, 1.500 treni in tutte le linee della Regione. Ma sono parecchie di più le persone che finora si sono limitate a dare la propria preadesione all'iniziativa sul sito internet dell'associazione: oltre 15.000 persone. La richiesta è che Trenord sia condannata a rimborsare l'intero costo dell'abbonamento di dicembre e a versare l'equivalente di tre mesi di abbonamento quale risarcimento dei danni e disagi causati. Anche quando i treni viaggiano, Trenord raccoglie critiche sull'affollamento (75% di insoddisfatti), pulizia e igiene dei convogli (71%). Quanto ai bonus offerti dal vettore ferroviario, pari al 30% del costo dell'abbonamento di febbraio, secondo Altroconsumo «sono irrisori e insufficienti a risarcire i pendolari dei disagi subiti». Intanto dopo lo sciopero di due giorni fa indetto dal sindacato dell'Orsa che ha paralizzato la circolazione dei treni, sulla questione del contratto la Uil fa notare che l'Orsa «fino a un minuto prima della firma del contratto era d'accordo».

Ma spiega anche di avere chiesto «formalmente e ufficialmente all'azienda di portare tutti i macchinisti a fare più di tre ore così da non essere più in deficit da stipendio». Anche se sono consapevoli che fino alle elezioni difficilmente potrà essere presa «qualche concreta decisione».