Aumentano i licenziamenti, cresce la cassa integrazione. Non arrivano buone notizie dalla Cgil Lombardia, che ha presentato una nuova rielaborazione di dati sulla situazione economica della regione che non lascia grandi spiragli all'ottimismo.
I dati Inps di luglio 2012, rielaborati dal Dipartimento politiche contrattuali della Cgil Lombardia, confermano una crescita della cassa integrazione complessiva del 6% rispetto ai primi 7 mesi del 2011. Aumentano la cassa in deroga (22%) e la cassa ordinaria (56%), mentre si riduce del 32% la cassa straordinaria. La variazione congiunturale complessiva sul mese precedente (luglio su giugno 2012), è di un aumento del 13%, mentre la variazione tendenziale sullo stesso mese del 2011 è addirittura del 16%.
I dati sui licenziamenti dell'osservatorio regionale confermano il trend di un preoccupante aumento. Nei primi 7 mesi del 2012 si registrano 37.305 licenziamenti, con una crescita del 25% rispetto ai mesi precedenti del 2011. La disoccupazione è in crescita (i dati ufficiali indicano che è arrivata ad oltre il 7%) e lungo è l'elenco delle aziende e delle attività in difficoltà o in procinto di chiusura.
I cosiddetti licenziamenti, cioè indennità di mobilità e di disoccupazione, tra il gennaio-luglio 2011 e il gennaio-luglio 2012 sono cresciuti del 25,36%, ed è già di 37.305 il totale complessivo dei licenziati nei primi 7 mesi dell'anno.
A commentare i dati è Giacinto Botti, della segreteria della Cgil Lombardia: «Abbiamo chiesto di attivare rapidamente un tavolo per individuare linee politiche concrete e immediate di intervento per difendere e rilanciare il manifatturiero lombardo. Crediamo che dinanzi alla crisi globale, occorra intervenire per sostenere i settori industriali e commerciali, i consumi, difendere lo stato sociale e aggredire i problemi strutturali del Paese reale».
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