Cronaca locale

Per il cibo va di moda il fai-da-te e in periferia scoppia l’orto mania

Cosa pensereste se al posto di una rotonda della periferia di Milano vi doveste imbattere in un mini campo di pomodori circolare? Può risultare bizzarro, ma Milano potrebbe davvero trasformarsi nella città degli orti. Se non mancano i progetti comunali, ancora di più sono le iniziative intraprese da gruppi di cittadini o, addirittura, da singoli privati nella coltivazione di zucchine e affini. In tutta la città si contano più di 400 orti comunali, che occupano circa 28mila metri quadrati di terreno. L’85% è assegnato a pensionati e anziani e il restante 15% a portatori di handicap autosufficienti, disoccupati e giovani. Il sindaco Letizia Moratti sostiene fortemente l’iniziativa. Ecco le sue parole durante l’ultima riunione degli Stati Generali: «Milano si proporrà come un laboratorio di esperienze per un nuovo modello di agricoltura urbana, in un mondo in cui più della metà della popolazione vive nelle città». Ma anche le iniziative promosse da associazioni di cittadini sono numerose. Da segnalare, per esempio, l’iniziativa di Esterni design, un collettivo per la creazione di progetti di arredo urbano: la loro ultima opera, Agritouring, permetterà fino al 5 settembre di sostare in una nuova oasi verde in centro città, coltivando i propri ortaggi e chiacchierando con altri agricoltori metropolitani. Agritouring è composto da otto cubi in legno di pino, che sono contemporaneamente dimora per i vasi dell’orto e contenitore di attrezzi per la manutenzione. Ma la costituzione di orti urbani può rappresentare anche un’occasione culturale. Sono ben sei le scuole che hanno avviato coltivazioni e che prevedono corsi di educazione ambientale e alimentare. Per finire ci sono anche i singoli cittadini a improvvisarsi agricoltori. Curiosa l’attività di un architetto milanese che, da solo, gestisce 130 orti urbani. Claudio Cristofani ha atteso per anni che il Comune gli dicesse come impiegare un terreno di periferia di proprietà della sua famiglia, finché un giorno ha deciso di suddividerlo in piccoli orti urbani da affittare: 75 mq costano 360 euro all’anno, compreso il diritto all’acqua di falda. Questi orti diventano anche una forma di protesta civile contro il degrado cittadino. In zona Maciachini, Via dell’Aprica, il Comune ha avviato alcuni anni fa opere di riqualificazione urbana, costruendo marciapiedi e delimitando le aree di parcheggio con piccole aiuole inserite tra una piazzola e l’altra. Tuttavia le aiuole giacevano in stato di semiabbandono. Così un residente milanese di origini cinesi ha deciso di utilizzarle per la coltivazione di pomodori e zucchine.

La terra si è rivelata fertile e le piantine, seminate alcune settimane fa, stanno ora iniziando a dare i primi frutti.

Commenti