Clinica gratuita per gli animali? No dei veterinari

Clinica gratuita per gli animali? No dei veterinari

«Caro Pisapia, quando hai declinato il tuo programma, uno dei punti era animali e ambiente: purtroppo del poco ambiente non ne avete tenuto conto e per gli animali avete fatto veramente poco». Determinato il presidente dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali), Ermanno Giudici, interviene nella polemica tra l'amministrazione e l'Amvi (associazione medici veterinari italiani), e si schiera contro il bando comunale per una «Clinica veterinaria gratuita» emesso il 24 marzo scorso.

Giudici definisce «una scommessa persa» la politica di Pisapia in fatto di cultura animalista, al punto che l'Enpa appoggia l'Anmvi, bocciando l'ambulatorio previsto nell'immobile di via Senigallia 60/G. La clinica si preannuncia come il solito pasticcio usato a spese di gatti e cani. Concepito per garantire l'assistenza gratuita ai quattrozampe delle fasce sociali più deboli secondo Giudici l'idea è ancora una volta un modo «per far pagare al privato, quello che sarebbe opportuno e doveroso fare da parte dell'amministrazione pubblica». Il bando prevede la concessione gratuita di tre unità immobiliari a un'associazione o un ente in grado di offrire prestazioni da parte di medici veterinari iscritti all'Albo, ovvero non è un ambulatorio gestito dal Comune in prima persona.

Giudici si chiede: «Le tasse che ognuno di noi paga non dovrebbero essere impiegate anche per l'aiuto delle fasce deboli o ormai siamo arrivati alla follia che tutto quello che il pubblico con i suoi sprechi non garantisce, debba essere in capo ai privati, alle associazioni, agli sponsor?», quando fino ad ora l'amministrazione ha dimostrato una mancanza di collaborazione con il settore della Tutela degli animali, usato più come immagine che come serio impegno sociale.

Anche il presidente dell'Anmvi, Marco Melosi, ha inviato una lettera al Sindaco, all'assessore Chiara Bisconti e a Lorella Parma, responsabile del bando, sottolineando come le prestazioni veterinarie della «Clinica - Casa degli animali» saranno rivolte a tutti e

non ai soggetti più deboli in fascia Isee. Per la clinica poi non si parla di «autofinanziamento» ma di forme di sostegno private e risultano a discrezione del vincitore del bando le modalità di reclutamento dei medici.

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