Code e disagi per lo sciopero degli autogrill sulle autostrade

L'operazione è partita a luglio da piazzale Baracca. Benedetta dalla Sovrintendenza, dal centrodestra che lo chiedeva da anni (era stata votata anche una mozione in consiglio comunale) e soprattutto da ciclisti e scooteristi che spesso ci rimettono le gomme, o peggio. Via il pavè dalle strade di Milano, anche in centro, non è più un tabù. In piazzale Baracca sono in corso i lavori per sostituirlo con asfalto rosso. E nel mese di agosto la rimozione di masselli e binari in disuso prosegue a poca distanza in via Aurelio Saffi, nel tratto che va tra piazza Giovien Italia e corso Magenta. Ma i masselli saranno sostituiti dall'asfalto anche in una parte di via Fatebenefratelli, tra via Cernaia e San Marco, quasi nel cuore di Brera. E davanti alla chiesa di San Marco parte dei cubetti saranno sostituiti con i tipici masselli milanesi, visto che il porfido non è considerato pietra antica e il massello è ritenuto più adeguato a valorizzare il monumento. Ed entro settembre spariranno 5mila metri quadrati di cubetti in via Galvani, nel tratto che collega via Filzi a Melchiorre Gioia. «Oggi è un patchwork - ammette l'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza -, si alternano tratti di asfalto e cubetti, un pericolo e una brutta immagine, dobbiamo superare queste situazioni».
Con la città più vuota, scattano invece le tradizionali riasfaltature d'agosto, concentrate anche su quelle arterie più trafficate che non si possono bloccare in altri periodi dell'anno senza mandare in tilt la circolazione. Il Comune ha messo in programma 41 interventi. Si va da viale Puglie a viale Lucania, Umbria, Corsica, Ungheria, Monte Grappa, via Sismondi, Lessona, Breda, Castelbarco. Nella mappa dei lavori (e dei possibili disagi per chi si muove in auto) anche piazza Piemonte, via Forze Armate, Cavalcavia Bacula, piazzale Bacone, piazza Ghirlandaio, prosegue il cantiere in corso Vercelli.
Due invece gli interventi da rifare, in via Palmanova e via Pacini. Sono le cosiddette «asfaltature in garanzia», se l'impresa non ha eseguito bene i lavori è costretta a fare il bis. «Abbiamo aumentato notevolmente i controlli sulla qualità - afferma l'assessore Rozza -, fino a qualche mese fa erano dedicate al servizio 4 persone ora abbiamo una squadra di 31 controllori».

Il piano anti-buche lanciato a marzo dovrebbe chiudersi a ottobre con due milioni di metri quadrati di strade sistemate («avevo promesso un milione e mezzo, dovremmo fare di più»). Un bel recupero sul 2012, visto che l'anno scorso quand'era assessore ai lavori pubblici Lucia Castellano il bilancio annuale si era chiuso a quota 450mila metri quadri.

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