Cronaca locale

Colf ai domiciliari «Ci derubava da anni»

Un'italiana 56enne di Varedo sottraeva in casa oro e gioielli

Paola Fucilieri

«In casa era una sorta di regina: sapeva tutto di noi e le davamo la più ampia delle libertà. Alla luce dei fatti, anche troppa».

Nell'abitazione di Varedo regna la tristezza peggiore, quella nata da una disillusione improvvisa e violenta, che non lascia nemmeno un pertugio nella speranza di poter nutrire nuovamente fiducia del prossimo. Succede quando scopriamo, sgomenti, che la donna a cui da anni affidiamo le nostre case (e soprattutto le nostre persone, con tutte le intimità del caso), sempre da anni ci sta sistematicamente privando dei nostri beni senza che in noi sia mai nato il benché minimo sospetto. La signora in questione nel caso specifico è una 56enne brianzola che si occupa di una coppia e del loro appartamento e nei giorni scorsi è stata messa agli arresti domiciliari dai carabinieri di Seregno e dai colleghi di Varedo. Quindi chi si fosse già preparato a lanciarsi in una disamina razzista contro le colf straniere deve stare zitto e buono: questa è «una delle nostre» come si dice nelle campagne lombarde.

Le indagini dei militari sono partite dopo che marito e moglie hanno preso la decisione di recarsi in caserma a sporgere denuncia contro l'assistente familiare. «Non potevamo andare avanti altrimenti: nel nostro appartamento da mesi continuavano a sparire dei monili in oro - spiega la padrona di casa. E qui ci siamo solo noi. E lei, naturalmente...Ma quando abbiamo dovuto arrenderci all'evidenza eravamo talmente increduli che, prima di accusarla formalmente davanti ai carabinieri, abbiamo cercato come pazzi in tutti gli anfratti, anche quelli più improbabili, per ritrovare quei gioielli che non avevano certo, poi ne abbiamo convenuto, gambe proprie per essersene andati».

Nel frattempo la 56enne, probabilmente conscia di aver destato più di un sospetto, aveva lasciato il lavoro a casa della coppia. Anche gli investigatori dell'Arma avevano iniziato però le loro verifiche, setacciando i vari compro oro della zona. Quindi, dopo aver ascoltato alcune testimonianze, hanno avuto le prove che cercavano per inchiodare la donna alle sue responsabilità.

Il gip del tribunale di Monza, su richiesta della Procura, ha fatto il resto, disponendo per la donna la misura cautelare dei domiciliari, a Seregno.

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