Comitati in movimento Obiettivo liste civiche alleate del centrodestra

Nascono i gruppi per allargare il perimetro della coalizione Ok dei partiti. Nuove uscite dal centro verso «Noi per Milano»

Comitati, soggetti civici, sigle e nomi. C'è un gran fermento nella Milano anti-sinistra. Un fermento che oggi si concentra sui problemi dall'era arancione, ma domani potrebbe avere uno sbocco ben preciso: una o più liste civiche alleate al centrodestra alle Comunali del 2016.

Già uscito allo scoperto pochi giorni fa con l'addio al suo partito, l'ormai ex coordinatore di Ncd Nicolò Mardegan oggi incassa l'adesione al suo movimento, «Noi per Milano», di altri 5 consiglieri di zona: Alessandro Daverio e Cristian Cerqua da Ncd, Luigi Colantuoni e Stefano Rovelli dall'Udc e Simona Amore dal Terzo Polo. Si aggiungono a una dozzina di componenti del coordinamento milanese già usciti da Ncd. Mardegan fa appello all'unità delle forze alternative al Pd. E spera in un'unica lista civica: «Dividerci sarebbe poco producente» dice, mentre fa autocritica sulla linea tenuta in passato contro la Lega di Matteo Salvini: «Ero coordinatore di un partito e dovevo difenderne la dignità - spiega - ma è chiaro che delegittimare Salvini significa delegittimare il 20% degli elettori che lo vota. Il problema è occuparsi dell'altro 30%».

Le Regionali hanno confermato il successo delle liste dei governatori. L'idea oggi è marciare divisi e colpire uniti: partiti e soggetti civici. Anche la Lega pare convinta della necessità di allargare: «È possibile» dice il capogruppo Alessandro Morelli sulla presenza una lista civica «amica» del Carroccio. «Noi per Salvini» è un marchio destinato al Sud, ma si parla di una formazione parallela alla Lega, che guardi a chi non si riconosce nei partiti. Soprattutto nelle periferie. D'altra parte, come sempre, il Carroccio sottolinea la precedenza ai militanti. E sulle operazioni in atto, Morelli avverte: «Valuteremo attentamente. Noi siamo attenti e coerenti e valuteremo bene coerenza e chiarezza altrui. C'è stato molto tempo per scegliere da che parte stare. A un anno dalle elezioni è diverso. E non si sale sul Carroccio del vincitore».

Sul fronte della destra, possibile che voglia pesarsi, o sostenere alcune candidature, una formazione come «Sovranità». Al centro si muovono gruppi come quello dell'ex presidente della Provincia Guido Podestà, o come i «Popolari» di Mario Mauro e Matteo Forte. Il target di questo movimentismo sono elettori delusi dalla sinistra, o indipendenti, o molecole della diaspora centrista in via di rientro. E sono soprattutto esponenti della Milano del volontariato e delle professioni. Il coordinatore comunale di Forza Italia, Giulio Gallera, nella due giorni di «Milano Merita» ha dato voce a oltre cento associazioni. «La maratona “Parla-mi” ha ospitato circa 600 persone» dice. Probabile che una buona parte di queste energie messe in moto possano diventare direttamente una lista civica, se Gallera riuscirà nell'obiettivo di conquistare la «nomination».

In ogni caso potranno contribuire alla nascita di un «polo civico di centrodestra», insieme ad altre forze. «I partiti sono fondamentali - spiega Gallera - ma serve uno sforzo per ampliare il perimetro del nostro schieramento. Questo sarà sicuramente un valore aggiunto».

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