Dal Comune 2mila euro a chi aiuta i figli degli altri

Un bando per chi offre ai bimbi in difficoltà vacanze, giochi, attività sportive o culturali

Una merenda assieme ad altri bambini, un fine settimana con un'altra famiglia, un pomeriggio trascorso a giocare in un'altra casa. I bimbi delle famiglie meno fortunate e in difficoltà economiche potranno vivere esperienze nuove che mai le loro madri potrebbero offrire. Anche se si tratta semplicemente di una visita al museo dei piccoli, di una gita fuoriporta o di una giornata in piscina.Sono solo alcune delle iniziative che si potranno realizzare grazie al bando del Comune «Famiglie creative», un mutuo aiuto tra famiglie con la regia dell'assessore ai Servizi Sociali Pierfrancesco Majorino. Il Comune garantisce una copertura economica a tutte le donne e gli uomini che coinvolgeranno bimbi meno fortunati in attività sportive e culturali, pomeriggi di svago e giornate di vacanza facendosi carico di tutte le spese. Il contributo sarà forfettario di 2mila euro per massimo 12 mesi o di seimila euro per associazioni di famiglie. Per le famiglie che intendono proporsi, da mercoledì, è online il bando, che mette a disposizione complessivamente 480mila euro per il rimborso delle spese sostenute nell'attività di mutuo aiuto di nuclei familiari, con minori fino a 12 anni di età, residenti a Milano, economicamente fragili e dunque non in grado di affrontare ulteriori spese per le attività extrascolastiche di divertimento dei propri figli. «Siamo la prima grande città in Italia spiega l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino - a sostenere questa esperienza di mutuo aiuto tra le famiglie». Ma l'opposizione solleva qualche dubbio, soprattutto sui contributi che verranno dati alle associazioni e «agli amici degli amici». «Cittadini ed associazioni avranno finanziamenti per gestire i bambini di famiglie in difficoltà - provoca su Facebook il capogruppo della Lega Alessandro Morelli -. Scommettiamo a chi andranno i 480mila eurini dei milanesi?».«Sembra evidente - critica De Corato leggendo le caratteristiche per partecipare al bando - che i soldi affidati alle famiglie andranno anche a immigrati, mentre dovrebbero andare alle famiglie che aiutano altri nuclei residenti a Milano da almeno 5 o 10 anni. Si parla di molti soldi». Da qui l'invito a occuparsi prima delle emergenze «italiane». Come la signora che ieri ha piazzato la sua tenda in piazza Scala per protestare contro l'occupazione da parte di abusivi della sua casa popolare.

«Poi ben vengano anche gli aiuti agli altri - commenta De Corato - se dovessero avanzare fondi». Intanto la donna in piazza scala pare abbia ricevuto qualche offerta di alloggio temporaneo da parte dei commercianti della zona.

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