Il Comune accende telecamere su runner e vie dello shopping

Da Montenapoleone al Refettorio Ambrosiano, 349 nuovi occhi elettronici Il Pd contestava la videosorveglianza, ma oggi c'è un impianto ogni 7 strade

Quando era la giunta Moratti ad investire fondi per la videosorveglianza, il Pd non faceva sconti, lo sa bene l'ex vicesindaco Riccardo De Corato che oggi siede sui banchi dell'opposizione come consigliere di Fdi. «Il centrodestra - accusavano a turno gli esponenti del partito nel 2010 - sceglie di spendere soldi per le telecamere invece di assumere nuovi vigili, a dimostrazione del completo fallimento delle politiche della sicurezza». Tanto fallimentari non dovevano essere. La giunta Pisapia ha annunciato ieri l'arrivo di 349 nuovi impianti (acquistati con 3 milioni) in 110 diverse località, e ha tenuto a puntualizzare i passi in avanti dal 2012 ad oggi sulla videosorveglianza. La copertura arriva così a un impianto ogni 7 strade. Nel dettaglio,: il Comune piazzerà 326 telecamere e 23 colonnine Sos.

Telecamere saranno accese nel Quadrilatero, tra via Montenapoleone e della Spiga, in piazza Luigi di Savoia, dove ci sono vari hotel, in zone della movida come via Vigevano, in aree periferiche al centro di polemiche, come piazza Greco e il Refettorio Ambrosiano o sull'Alzaia Naviglio Grane per tutelare i runner.

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