Il Comune corre ai "ripari" e copre 214 buche al giorno

Accelerata nei lavori per recuperare il blocco appalti 2017. Tra aprile e maggio interventi straordinari su 308 strade

Il Comune corre ai "ripari" e copre 214 buche al giorno

Buche e rappezzi in viale Abruzzi, viale Argonne, piazza Duca d'Aosta, via Palmanova, via Valtellina (tanto per citare). Tratti di asfalto da rifare in corso Garibaldi, Foro Bonaparte, corso Venezia. É sintetizzato in cinque pagine il piano del Comune per rattoppare tra aprile e maggio 308 strade, con un finanziamento di 806mila euro. Interventi di manutenzione straordinaria che seguono quelli già eseguiti tra metà marzo e metà aprile (con la stessa spesa): gli operai hanno dovuto coprire 6.443 voragini, praticamente 214 al giorno. A questi si aggiungono 898 interventi per riposizionare i masselli. Numeri oltre la media, l'amministrazione è dovuta correre ai ripari dopo i ritardi accumulati nel 2017 nelle opere di manutenzione ordinaria. Due anni fa è cambiato il codice degli appalti e le gare già preparate per la seconda metà dell'anno successivo sono rimasti in stand by, ci sono voluti mesi per correggere le procedure e sbloccare le opere. «Negli ultimi mesi del 2017 - ha confermato l'assessore alla Mobilità Marco Granelli ieri in commissione Lavori pubblici - abbiamo potuto eseguire solo gli interventi prioritari, quindi quelle buche che di solito vengono fuori dopo la stagione invernale, dovute a pioggia, neve e gelo, con il manto stradale più critico sono state maggiori del solito. Ne abbiamo riparate quasi 7mila in un mese, ora partiamo in questi giorni con altri 310 lavori e cerchiamo di riallinearci».

Il consigliere di Forza Italia Fabrizio De Pasquale contesta: «La giunta ha sbagliato la programmazione dei lavori stradali 2016/17 e si è fatta cogliere impreparata dal nuovo Codice appalti. Ora corre ai ripari ma serviranno almeno due anni per realizzare gli interventi stanziati, anche perchè non c'è una struttura tecnica adeguata. Servono più risorse umane per progettare gli interventi e per controllare la buona esecuzione dei lavori, un piano della pietra per definire dove mantenere le strade in masselli e un Global Service per consentire, come in altre metropoli, continuità e qualità nella manutenzione». Il presidente del Municipio 4 Paolo Bassi infine chiede e «un ruolo maggiore alle zone sulle manutenzioni». E Pietro Tatarella (Fi) domanda poi che fine abbia fatto «il super-asfalto ecocompatibile presentato come soluzione miracolosa durante la giunta Pisapia, doveva servire persino come cerotto per prevenire le buche ma ho l'impressione che sia trattato solo di uno spot». E in effetti l'assessorato conferma che dopo alcuni test il materiale non è mai stato adottato.

Il Comune spenderà quest'anno 21,6 milioni per la manutenzione stradale straordinaria, oltre la metà dei fondi (12 milioni) per sostituire l'armamento tranviario. E quando si sostituiscono i binari, se possibile si provvede anche alla rimozione del pavè, il prossimo grande intervento è fissato in estate in piazza V Giornate. Granelli conferma che «la linea è di salvare il pavè nelle zone pedonali o a traffico limitato ed eliminarlo altrove, dopo V Giornate lo toglieremo in via Montegani e in un tratto di piazzale Lavater». Anche se soltanto in via Montegani, zona Stadera, l'amministrazione deve fare i conti con quattro vincoli della soprintendenza da superare.

Di recente anche il delegato del sindaco per le periferie Mirko Mazzali ha dichiarato guerra al pavè: «Da Gratosoglio al Duomo è quasi tutto pavé, farlo in scooter è un'impresa epica. Dove passa il tram non ci può stare».

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