Dopo tanti annunci l'addio a Equitalia (almeno a Milano) ha una data certa. Dal primo ottobre il Comune gestirà in proprio la riscossione di tasse e sanzioni di ogni tipo, dalle multe stradali alla Tares, Tasi, Imu e quant'altro. Prima operazione: la «rottamazione» di 400mila cartelle esattoriali, che riguardano multe stradali prese da 200mila cittadini prima del 31 dicembre 2004. Per semplificare il passaggio, spiega l'assessore al Bilancio Francesca Balzani, «abbiamo deciso di alleggerire il vecchio carico di cartelle esattoriali ancora in capo a Equitalua. Una legge del 2009 che permetteva di spostare l'orologio al tempo del verbale, azzerando il raddoppio automatico in caso di mancato pagamento entro 60 giorni, l'aumento del 10% ogni 6 mesi e l'aggio, ossia la percentuale incassata da Equitalia per gestire la pratica. Oggi per mettersi in regola il cittadino dovrebbe pagare «circa 4-5 volte in più», solo la maggiorazione semestrale, per sanzioni di dieci anni, oscillerebbe tra il 60 e il 90%. Invece, chi aderisce alla rottamazione pagherà solo la sanzione presa a quel tempo, viene cancellato persino dal raddoppio per aver superato la prima scadenza dei 60 giorni. Una beffa ovviamente per quei furbetti che negli anni hanno poi saldato la multa con le more. Tant'è. Il Comune tenta la strada per incassare almeno 20 milioni, una «per prudenza mettiamo a Bilancio il 10% dell'incasso teorico». I 400mila verbali varrebbero addirittura 200 milioni di euro. In teoria.
Con il divorzio dopo 14 anni da Equitalia, il Comune promette d'ora in poi un approccio soft per i casi di riscossione forzata, «terrà conto della crisi e delle situazioni di disagio» assicura la Balzani. Niente cartelle esattoriali con cifre automaticamente raddoppiate, Palazzo Marino spedirà prima un sollecito bonario. Periodicamente invierà un atto per riassumere le situazioni di debito e proporrà un confronto per esaminare la situazione socio-economica. «La riscossione diventerà più flessibile - spiega -, in casi eccezionali di disagio congeleremo fino a un anno l'avvio dei pagamenti». Chi ne avrà diritto? Ieri la giunta ha approvato il passaggio al nuovo sistema dal primo ottobre, successivamente voterà le linee guida a cui i funzionari dovranno attenersi nel concedere il rinvio o le rateizzazioni. Quando il cittadino ripeterà la richiesta, basterà controllare se è affidabile, se nel primo caso ha rispettato le scadenze. Inoltre, se Equitalia ha inviato fino ad oggi le cartelle esattoriali, il Comune passerà alle ingiunzioni, «forniscono in modo più leggibile al cittadino le informazioni, nelle cartelle si parla per codici, spesso sono di difficile comprensione». Per i cittadini, un vantaggio economico è assicurato. Intanto, perchè sparirà l'aggio, ossia la percentuale riconosciuta alla società, fissata per legge al 9%. La riscossione da parte del Comune omporterà solo l'addebito dei costi vivi, circa 12 euro.
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