Cronaca locale

In Comune si sciopera: mense, asili e anagrafe oggi sono a rischio caos

Dopo 15 anni si ferma il personale (ma non la Cgil). Ultimo colpo per il sindaco: partecipa anche l'ufficio legale

In Comune si sciopera: mense, asili e anagrafe oggi sono a rischio caos

L'ultimo schiaffo al sindaco Giuliano Pisapia (avvocato, come la sua vice Ada Lucia De Cesaris) arriva da tredici legali del Comune. Venerdì hanno comunicato formalmente ai dirigenti che aderiranno allo sciopero generale di tutto il personale del Comune - l'ultimo era stato quindici anni fa - «condividiamo le motivazioni poste a fondamento dell'astensione proclamata, riscontrate anche nella vicenda relativa alla nostra richiesta di riconoscimento di alta professionalità» hanno scritto.

Se persino le pratiche legali dovranno attendere, oggi si rischia il caos agli uffici dell'Anagrafe, negli sportelli aperti al pubblico, in mense e asili, a rischio anche i controlli sulle strade visto che i vigili parteciperanno in massa all'agitazione rivendicano una lista di richieste non ascoltate dall'amministrazione da oltre un anno a questa parte, quando fu ucciso in servizio il ghisa di quartiere Nicolò Savarino. Sabato sera l'adesione già all'assemblea, nelle stesse ore in cui in piazza Duomo c'era il concertone di Radio Italia con centomila persone, è stata massiccia: a disposizione solo le pattuglie di emergenza, due per turno (dodici agenti dalle ore 20 all'alba per coprire tutta la città), si sono rifiutati di prestare servizio anche i ghisa che erano stati richiamati in straordinario.

Sciopero generale dunque, indetto da Cisl, Uil, Csa e Usb che rappresentano il 60 per cento dei lavoratori. Non aderisce la Cgil. Si fermano tutto il giorno i dipendenti dei Servizi all'infanzia, di Scuole paritarie e Case vacanza, i settori Lavoro e Formazione, la polizia locale e i turnisti per l'intero orario (i ghisa in servizio notturno si sono astenuti dalle 23.45 di ieri alle 7.30 di questa mattina). Tutto il resto del personale, soprattutto impiegatizio, il fermo è nelle ultime quattro ore della giornata lavorativa.

I sindacati hanno stampato volantini in cui chiedono scusa ai milanesi «per l'eventuale disagio» ma chiedono di «sostenere la nostra lotta, che è anche la vostra». Per spiegare le loro ragioni hanno organizzato due volantinaggi, alla mattina dalle ore 8 alle 10 presso gli uffici comunali di via Pirelli e di via Larga e un presidio dalle ore 13 alle 16 in piazzetta San Carlo.

I lavoratori scioperano «perchè da mesi chiedono un confronto vero con l'amministrazione sulle scelte organizzative effettuate - comincia la lista -, modificate continuamente e con conseguenze non positive sui servizi erogati ai cittadini, oltre che sul futuro lavorativo dei dipendenti». Sono preoccupati da voci di privatizzazione, «vogliamo che nidi e scuole d'infanzia, i servizi sociali restino pubblici», che «il Comune ascolti le nostre richieste che difendono i servizi, per il bene di tutti».

Il capogruppo di Fdii Riccardo De Corato sottolinea che i lavoratori tornano a scioperare dopo molti anni, «già di per sè un dato che fa capire come Pisapia ormai rappresenti anche per loro un “avversario“ e non più un “compagno“». E ricorda che sul piede di guerra ci sono i dipendenti delle società partecipate: da Amsa agli aeroporti.

Domani protesta di 24 ore del personale Sea e Sea Handling a Linate e Malpensa.

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