Consigliere assolto ma carta bloccata

Fuori di qui, il suo conto non lo vogliamo più, la sua carta di credito è bloccata. Quando Angelo Giammario, ex consigliere regionale, ha visto la lettera firmata dalla Banca Nazionale del Lavoro quasi non credeva ai suoi occhi. Giammario, che prima di darsi alla politica faceva il cancelliere in tribunale, ha fin dagli anni Ottanta il suo conto corrente presso l'agenzia della Bnl interna al Palazzo di giustizia. Non ha mai fatto un euro di scoperto, non ha mai mancato una scadenza. E allora?
Certo, un problema può esserci stato: Giammario è finito sotto processo, accusato di corruzione per una vicenda di appalti sul verde pubblico. Può darsi che la Bnl ritenga indecoroso ospitare i conti correnti di politici dalla mazzetta facile, temendo che sui conti approdino anche i soldi delle tangenti? Peccato che Giammario, dopo l'avviso di garanzia del marzo 2012, sia stato prosciolto da tutte le accuse. Prima la corruzione è stata derubricata in finanziamento illecito; poi, quando i suoi legali Leo Cammarata e Francesco Arata hanno chiesto il processo con rito abbreviato, un giudice non certo tenero come Enrico Manzi ha assolto Giammario «perchè il fatto non sussiste».
E allora, come e perché la Bnl ha deciso di chiudere d'autorità il conto dell'ex consigliere? Oltretutto, a Giammario sono state disattivate tutte le domiciliazioni delle bollette, con il rischio che si ritrovi con la luce di casa tagliata. La Bnl ha sempre mostrato di gradire la sua presenza tra i clienti quando faceva il consigliere al Pirellone, guadagnava diecimila euro al mese e il suo conto corrente lievitava senza sosta; mentre appena è ritornato un comune mortale gli è arrivata la lettera di «licenziamento».

I suoi problemi giudiziari non sono finiti, perché è nell'elenco dei consiglieri regionali finiti nell'inchiesta sui rimborsi facili. Ma non risulta che a nessuno delle decine di consiglieri indagati le banche abbiano congelato i conti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica