Consigliere municipale, il primo contagiato dalla legionella a Milano

Quasi certamente il batterio preso a Bresso. E anche ieri si contano quattro nuovi casi

Consigliere municipale, il primo contagiato dalla legionella a Milano

Gli auguri di pronta guarigione per Maurizio La Loggia arrivano dai colleghi di partito ma non solo. Giovedì scorso il consigliere del Municipio 9, militante di Forza Italia, si è sentito poco bene. È quindi stato ricoverato al Policlinico, dove sarebbe emerso che ha contratto la legionella. Dall'inizio dell'emergenza di Bresso è il primo caso di politico contagiato. Ma soprattutto è il primo malato che risiede a Milano. Anche se, spiega chi conosce La Loggia e la sua attività sul territorio, il consigliere forzista frequenta spesso la cittadina alle porte della metropoli e con ogni probabilità è lì che ha preso contatto con il batterio.

«Auguriamo - scrivono da Fdi in una nota il consigliere del Municipio 9 Enrico Turato, del Municipio 2 Riccardo Truppo e il deputato Marco Osnato - una pronta guarigione al collega forzista Maurizio La Loggia, ricoverato in terapia intensiva al Policlinico perché colpito da legionellosi e auspichiamo che Ats, Regione Lombardia e le altre autorità preposte mettano in campo tutte le forze necessarie per scoprire e debellare l'origine del contagio». Aggiunge Turato: «La nostra è una iniziativa non solo istituzionale ma anche umana. Mandiamo al consigliere La Loggia un grosso in bocca al lupo». Stesso auspicio di rimettersi a breve da parte del presidente del Municipio 9 Giuseppe Lardieri (Fi). E il capogruppo azzurro in Consiglio comunale Fabrizio De Pasquale: «Ci auguriamo che il caro amico Maurizio torni presto con noi. Abbiamo bisogno del suo entusiasmo e della sua grande voglia di fare politica». La Loggia è molto attivo politicamente, frequenta circoli e luoghi di aggregazione. Sia a Bruzzano, quartiere milanese confinante con Bresso dove vive, sia nella stessa cittadina colpita dalla nuova ondata di contagi. Sarebbe comunque in via di miglioramento grazie alla terapia antibiotica.

Nelle aree milanesi contigue a Bresso la situazione è tenuta sotto controllo. Non ci sono allo stato attuale notizie di diffusione del batterio. Per quanto riguarda invece i residenti del Comune colpito, le persone contagiate salgono a 46, con quattro nuovi casi nelle ultime ore. Lo comunica l'Ats Città Metropolitana. I contagi crescono al ritmo di 2-4 al giorno. Dei ricoverati più recenti, uno è al Sacco, una al San Gerardo di Monza e due al Niguarda. A oggi i pazienti in ospedale sono 23. Intanto ieri il personale di Ats e l'amministrazione comunale hanno incontrato gli amministratori di condominio associati Anaci, appoggiato e offerto coordinamento per le misure da loro proposte: campionamento dell'acqua di tutti gli impianti condominiali, degli impianti centralizzati e degli appartamenti degli stabili. Analisi quindi non solo nelle case dei malati. «Così - sottolinea il sindaco Simone Cairo - tutti conosceranno lo stato delle tubature della propria casa».

In totale verranno controllati tra i 400 e i 500 condomini, praticamente tutti quelli di Bresso. «Un'attività unica in Italia», aggiunge il primo cittadino. Nei laboratori Ats sono in corso esami su 426 campioni prelevati in abitazioni e siti esterni.

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