"Il consiglio online". Ira del centrodestra

De Chirico (Fi): "Decisione inspiegabile, il Pd vuole stare in pantofole"

"Il consiglio online". Ira del centrodestra

A causa della pandemia e dei numerosi contagi che si registrano a Milano da lunedì il Consiglio comunale tornerà a riunirsi da remoto, con i consiglieri collegati da casa loro come era avvenuto nei momenti più duri della pandemia. «La situazione dei contagi è tale per cui si rende necessaria questa decisione - dichiara la presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi -. Ma stiamo predisponendo l'aula per tornare il prima possibile almeno ad una modalità mista», cioè con una parte dei consiglieri collegati da casa e una parte presenti in aula. «Spero che questo si possa fare per fine gennaio - ha aggiunto Buscemi -, ci vogliono i tempi tecnici per attrezzare l'aula e sostituire i tablet in uso ai consiglieri», in modo che le sedute miste non risultino caotiche e dispersive. «In questo momento garantiamo ai consiglieri con qualsiasi soluzione la possibilità di dibattere e discutere», ha spiegato la presidente.

Insorge il centrodestra compatto, che accusa il Comune di assumere una decisione sproporzionata alla situazione e di non avere fatto nulla in questi due anni per adeguare l'aula. «La maggioranza guidata dal PD non si smentisce e chiede per il consiglio comunale privilegi inaccettabili rispetto ai cittadini e ai lavoratori del Comune. Come capogruppo di Fratelli d'Italia - dichiara Andrea Mascaretti - mi oppongo alla scelta di effettuare le riunioni del Consiglio da remoto. Se la maggioranza di sinistra ritiene i rischi di diffusione del contagio così elevati a Milano da intervenire per proteggere la salute dei suoi consiglieri comunali, dovrebbe subito mettere in sicurezza tutti gli uffici, le scuole e i mezzi pubblici».

Secondo il capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico, «è inconcepibile che il Comune sia fermo all'anno zero e che in due anni nessuno abbia pensato di acquistare plexiglas per garantire la separazione degli scranni e di potenziare l'impianto di areazione. Avevo proposto che, in attesa della preparazione della sala - ha concluso -, il Consiglio si riunisse in uno dei teatri del Comune. Proposta accolta da molti colleghi».

«Milano non è Wuhan né in termini sanitari, né in termini democratici» tuona Marco Bestetti, consigliere di Forza Italia. «È una decisione abnorme rispetto alla reale situazione che stiamo vivendo e frustra il regolare esercizio delle attività democratiche nell'Aula. Tra vaccini, green pass e mascherine Ffp2 - spiega Bestetti - ci sono tutte le condizioni per mantenere regolarmente in presenza e in piena sicurezza le attività del Consiglio».

«Mentre lunedì alle prime ore del mattino tutti i milanesi prenderanno i mezzi per essere laddove devono essere, i loro rappresentanti cittadini si riuniranno comodamente dal divano di casa. E tutto senza avere chiaro dopo ormai due anni i criteri oggettivi per cui si decide di punto in bianco di convocare sedute online. Vergogna!» conclude il capogruppo di Milano Popolare Matteo Forte.

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