Corsi in inglese vietati: Politecnico contro il Tar

Corsi in inglese vietati: Politecnico contro il Tar

Battaglia a colpi di inglese al Politecnico. L'università ha fatto ricorso contro la sentenza del Tar che aveva dato ragione ad alcuni docenti e di fatto ha «bocciato» l'avvio di corsi esclusivamente in lingua inglese per tutti i corsi di laurea magistrale.
Il Politecnico infatti aveva deciso il 15 dicembre ha deciso che dall'anno accademico 2014-15 tutti i 34 corsi di secondo livello sarebbero stati soltanto in inglese. Ma alcuni docenti si sono opposti e hanno impugnato la delibera davanti al Tar che, nei giorni scorsi, ha dato loro ragione. Ora la contromossa da parte dell'Università. Ieri il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione del Politecnico, riuniti in seduta congiunta, hanno deciso a larga maggioranza di impugnare presso il Consiglio di Stato la sentenza con la quale il Tar Lombardia ha annullato la delibera di attivazione in lingua inglese dei Corsi di laurea magistrale e di dottorato a partire dall'anno accademico 2014-2015. «Rispettiamo naturalmente la sentenza del Tar - ha detto il Rettore, Giovanni Azzone - ma, come Università scientifico-tecnologica riteniamo che sia nostro dovere adottare tutti gli atti previsti dall'ordinamento vigente per chiarire il quadro entro cui si può esercitare l'autonomia universitaria e per assicurare il diritto dei nostri studenti alla migliore formazione possibile».
Per questo motivo il rettore Giovanni Azzone era pronto a escludere l'italiano dalle lauree specialistiche e dai dottorati, «per un ateneo internazionale», «per formare professionisti pronti per un mercato globale». «Dobbiamo formare capitale umano di qualità in un contesto internazionale per rispondere alle esigenze delle imprese e a quelle degli studenti che chiedono di essere pronti per un mercato mondiale del lavoro», aveva motivato il rettore quando aveva annunciato di volere bandire l'italiano dai corsi di laurea di specializzazione.
Un anno fa, a maggio, c'era stata la delibera ufficiale da parte del senato accademico: a partire dal 2014-2015 i corsi di laurea magistrale e dottorati di ricerca le lezioni sarebbero state esclusivamente in lingua inglese.

Un'impostazione che proiettava l'università nel panorama internazionale e che faceva del Politecnico l'apripista in questo senso.
L'intenzione da parte del Politecnico era infatti di portare allo stesso livello tutti i 34 corsi di laurea magistrale, di cui 19 sono già in lingua inglese.

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