Cronaca locale

«Costi delle stanze quintuplicati? È lecito»

Ogni anno è la stessa storia. La stessa stanza di albergo che prima di Pasqua costa 115 euro, nei giorni del Salone del Mobile ad aprile schizza a 470 euro. Gli organizzatori dell’evento lo scorso anno hanno registrato rincari in media del 30 per cento. Abbiamo chiesto spiegazioni al presidente degli albergatori milanesi Alberto Sangiorgio.
Presidente, in alta stagione gli alberghi diventano davvero inaccessibili.
«Dipende. A Milano ci sono alberghi per tutte le tasche, da una stella e da cinque stelle. Cambia tutto in base a quello che uno compra».
Certo, ma forse c’è qualcuno che fa il furbo e rincara un po’ troppo i listini nei periodi di punta.
«A differenza dei negozi, i prezzi delle stanze degli alberghi vanno dichiarati entro l’ottobre dell’anno precedente. I gestori comunicano sia la tariffa minima sia la tariffa massima e non possono sforare rispetto a quelle cifre».
Quindi chi aumenta il prezzo fino a 500 euro può farlo?
«Chi arriva a far pagare 500 euro a notte è nella fascia del lusso. La cifra dipende dalla stanza e dal servizio che viene offerto, che sicuramente è adeguato alla spesa. In periodo di crisi, gli albergatori non hanno certo fatto pagare in modo spropositato rispetto al servizio».
Però concorda con Michele Perini quando dice che non si può spennare il turista che viene a Milano?
«Certo, ma questo lo sanno anche gli albergatori e non se ne approfittano di sicuro».
Quindi che consiglio dà al turista che vuole risparmiare senza però dormire nella pensione a gestione familiare?
«Può prenotare con largo anticipo per avere uno sconto del 15 per cento. Oppure può trattare con l’hotel sul numero delle notti di permanenza. Di solito per tre notti consecutive si ha uno sconto di circa il 20 per cento. O ancora si possono confrontare i prezzi su Internet».
Per Expo non è il caso di abbassare i prezzi?
«Per abbassarli c’è una soluzione: aumentare il numero delle fiere durante l’anno».
In che senso?
«Più sono gli eventi, più arriva gente. Non per forza devono essere fiere di rilievo, ma anche manifestazioni minori. Questo ci permetterebbe di aumentare il numero dei clienti durante tutto l’anno e quindi di contenere i prezzi nei periodi clou».
Lo proporrà al tavolo tra albergatori e Fiera?
«È da tempo che lo propongo.

Lo dirò ancora».

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