Crisi e divieti non fermano la corsa ai botti illegali La Finanza sequestra migliaia di «fuochi»: tre i denunciati

Crisi e divieti non fermano la corsa ai botti illegali La Finanza sequestra migliaia di «fuochi»: tre i denunciati

Razzi, fontane, raudi, miccette, petardi e cipollotti. Anche quest'anno Milano fa parlare di sé per i fuochi artificiali illegali sequestrati prima del Capodanno. Non accenna a passare, con gli anni, insomma, il desiderio di far esplodere fuochi d'artificio illegali per cacciare» il vecchio anno e dare il benvenuto a quello nuovo. L'operazione di ieri della guardia di finanza nel Milanese fa intuire che, crisi o non crisi, il mercato dei botti resta florido.
Le fiamme gialle, infatti, durante una lunga serie di controlli hanno trovato e sequestrato un totale di ben 1.650 chili di fuochi di artificio illegali e tre persone - due coniugi, di 58 e 54 anni, e un 64enne di Trezzano - sono state denunciate per detenzione di materie esplodenti.
Nel corso dei servizi programmati dai finanzieri contro la vendita abusiva dei fuochi d'artificio, infatti, i militari della compagnia di Corsico, insospettiti da un insolito andirivieni di persone, hanno controllato due negozi, uno a Gaggiano, l'altro a Trezzano sul Naviglio. Entrambi i negozi erano sprovvisti di qualsiasi licenza per la detenzione e la vendita di fuochi d'artificio ma vendevano manufatti pirotecnici etichettati di quarta categoria, come razzi e fontane, e quinta categoria, cioè miccette e petardi.
Ben nascosti, i finanzieri hanno anche trovato 159 «cipollotti», del peso di 100 grammi ciascuno, fabbricati in modo artigianale. «Si tratta di ordigni esplosivi dei quali è assolutamente vietata la fabbricazione, la detenzione e la vendita. Sono pericolosissimi per le persone e rappresentano una vera e propria tortura, a volte con effetto mortale, per gli animali» hanno spiegato i finanzieri.
Negli ultimi 4 anni i festeggiamenti della notte di San Silvestro, prevalentemente a base di botti, hanno provocato nel nostro Paese quattro morti e 1.950 feriti. Solo l'anno scorso i feriti sono stati 561, di cui 76 bambini fino ai 12 anni. Gravissime le conseguenze, poi, proprio sugli animali, terrorizzati e spesso uccisi dalle esplosioni. Le stime elaborate degli animalisti quantificano, ogni anno, in circa 5mila le morti degli animali provocate dallo stress o dagli incidenti causati dai festeggiamenti a base di botti.


A Milano, però, al contrario dello scorso anno, domani notte non sarà in vigore l'ordinanza antismog che dodici mesi fa proibì l'accensione di fuochi e, di conseguenza, l'uso di materiale pirotecnico di ogni tipo: il sindaco Giuliano Pisapia si è limitato ad un appello al buon senso. Divieto assoluto, invece, in alcuni comuni dell'hinterland tra cui Buccinasco.

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