Cultura, Milano contro il governo: «Così Piccolo e Scala sono a rischio»

All'indomani del grido di allarme lanciato dal sindaco e dal presidente della Regione sul Decreto Cultura che rischia di compromettere la sopravvivenza del Piccolo Teatro e della Scala, si alzano i toni della polemica. «Forse il governo si è dimenticato che Milano nei prossimi due anni ospiterà eventi fondamentali per l'intero paese come Expo e il semestre di presidenza europea» denunciava Giuliano Pisapia, presidente del cda del Piermarini. «Un colpo mortale alla cultura milanese e lombarda» per l'assessore regionale alla Cultura Cristina Cappellini, pronta a scendere in campo: «La battaglia non è ancora persa visto che il decreto passerà all'esame della Camera e che mi aspetto che tutti i parlamentari lombardi, a cominciare da quelli del Pd e del Pdl, escano dal silenzio».
A prendere la parola ieri anche il direttore del teatro fondato da Strehler, Sergio Escobar: «Condivido la forte presa di posizione contro un decreto che, se non emendato, costituisce un vero e proprio attacco a due istituzioni che sono due eccellenze non solo milanesi e lombarde, ma internazionali. Cosa ancor più grave in vista di Expo Milano 2015, sulla quale il presidente del Consiglio Enrico Letta ha ripetutamente confermato il forte impegno del Governo». Il CdA del teatro ha chiesto la convocazione straordinaria e urgente dell'assemblea dei Soci: Comune, Regione, Provincia, Camera di Commercio.
A rendersi conto della gravità della situazione anche il sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti: «Condivido le preoccupazioni del sindaco», sottolineando «il gravissimo problema del Piccolo Teatro e di tanti enti culturali impropriamente inseriti in un elenco Istat che ne vincola in modo grave l'attività». È questo un problema che il decreto «nella sua attuale formulazione purtroppo non ha potuto risolvere nonostante l'impegno personale del Ministro Bray ma che rimane prioritario per questo Ministero».


Proprio ieri intanto Palazzo Marino ha stanziato 12 milioni e 350mila euro di contributi ai teatri: 6 milioni per la Scala (triennio 2013-2015), 4 milioni per il Piccolo, 1,9 milioni per il finanziamento del sistema di convenzioni teatrali, 200mila euro per i concerti dei Pomeriggi Musicali, 90mila per la manutenzione ordinaria del Teatro Dal Verme.

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