I tempi sono duri ma i buoni resistono. I detenuti di San Vittore per esempio. Dai trentatrè del 2011, sono passati ad essere quarantuno gli scatoloni pieni di cibo che gli «ospiti» della casa circondariale hanno donato nella sedicesima edizione della Giornata nazionale della colletta solidale, tenutasi ieri, e indetta dalla Fondazione banco alimentare onlus. Olio, omogeneizzati, cibi per i piccoli, pesce e carne in scatola, sughi tra i doni che i carcerati hanno acquistato risparmiando sulla paga della settimana. Le derrate saranno distribuite tra gli ottomila enti caritativi che si prendono cura di un milione e quattrocentomila indigenti. Sono 292 le strutture che nella nostra città assistono cinquantamila persone a rischio fame.
«Ho incontrato individui che non sanno cosa significhi la rassegnazione, con un forte desiderio di socialità e soprattutto generose come la stessa raccolta dimostra» ha commentato Carolina Pellegrini, assessore regionale alla Famiglia, integrazione e solidarietà sociale, durante la visita a San Vittore insieme ai volontari dell'associazione «Incontro e presenza». Nel corso delle sue conversazioni con uomini e donne che stanno scontando la pena, Carolina Pellegrini ha avuto modo di rendersi conto di cosa significhi una vita dietro le sbarre, passata in condizioni non certo ottimali visto la storico problema di sovraffollamento che colpisce il carcere già da troppo tempo.
Cento e trentamila famiglie lombarde conducono una vita di stenti. Altrettanto drammatiche le cifre che si riferiscono alla povertà nel nostro Paese. Otto milioni di italiani, il 13,8% della popolazione. Si contano inoltre 3,5 milioni di poveri assoluti che non sono in grado d'accedere a beni e servizi essenziali. Di questa piaga in progressiva espansione ha parlato l'europarlamentare Gabriele Albertini, che ha fatto una spesa solidale nei supermercati Iper Portello di via Grosseto e all'Esselunga di viale Certosa. Accompagnato dall'imprenditore Gianfranco Librandi, che aderisce alla sua lista civica per le regionali, Albertini ha sottolineato l'impegno dei politici italiani al parlamento di Strasburgo contro i tagli del 30% proposti dal Consiglio e dalla Commissione Europea al fondo per l'assistenza agli indigenti, tagli che aumenterebbero le difficoltà di vita di 18,9 milioni di beneficiati dalla distribuzione di derrate alimentari. Ieri, sull'intero territorio regionale, una task force di cinquemila volontari si è mossa per una raccolta a cui hanno partecipato l'assessore alle Politiche sociali del Comune Pierfrancesco Majorino, il presidente del Banco alimentare Lombardia, Pierluigi Valerin e il presidente della Fondazione Banco Alimentare, Andrea Giussani. «Ogni giorno migliaia di uomini e donne arrivano alle mense dei poveri per cercare un pasto caldo. E sono in aumento. Far fronte a questo sarebbe impossibile se non ci fosse la generosità dei cittadini. La collaborazione con il Banco alimentare è nata anni fa e continuerà nei prossimi mesi nell'ambito del piano per i Senzatetto» ha detto Majorino.
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