Chiara Campo
È stata la sua «fissazione». Per cinque anni dai banchi della maggioranza Marco Cappato ha attaccato la giunta Pisapia sul «privilegi ingiustificati» ai politici (e non solo): ingressi allo stadio, teatro, pass per le strisce blu e Area C. E ieri, alla vigilia della chiusura della campagna elettorale come candidato sindaco dei Radicali (l'appuntamento è dalle ore 18 in Darsena, lato piazza XXIV Maggio) ha presentato il bilancio dei 120mila omaggi e permessi vari distribuiti in quattro anni e proposta per il futuro. Sotto la lente sono finiti soprattutto i biglietti gratis per assistere ai match a San Siro, almeno 65mila tra il 2012 e il 2015. Pochi consiglieri comunali si sono tirati indietro, due ticket a testa per ogni partita in calendario. E la lista dei privilegiati si estendeva fuori da Palazzo Marino, a politici nazionali e Ue, manager. Dopo varie denunce del capogruppo radicale è stato modificato il regolamento, una quota del pacchetto è stata assegnata a dipendenti comunali e associazioni. Ma «va cambiato il contratto con San Siro - sostiene Cappato - in modo che Milan e Inter, che gestiscono lo stadio, invece diano più soldi al Comune invece di privilegi politici formato biglietti». Facendo due conti, «considerando un prezzo medio di 50 euro a ticket, i 65mila biglietti corrispondono a tre milioni di euro che potevano essere spesi dalla giunta per la città. Se diventerò sindaco rivedrò la convenzione con i club». Cappato ha regalato in questi anni i 539 biglietti a lui assegnati come consigliere con il sistema della lotteria, per un «valore» di circa 250mila euro: l'ultima lanciata ieri mette in palio 4 ticket per il concerto di Laura Pausini al Meazza il 4 e 5 giugno. Tra il 2012 e 2013 Palazzo Marino aveva frenato la distribuzione passando da 17.155 a 15.482 ma nel 2015 (sarà l'effetto Expo?) sono risaliti a 18.289. In crescita anche i biglietti per il teatro alla Scala e altre sale della città, in totale 6.707 ma anche in questo caso dopo un calo da 1.569 e 1.275 tra il 2012 e 2013 e c'è stata un'impennata nel 2015 (con 1.614 ticket).
Premettendo che ci sono pass «ben giustificai per motivi di servizio e di protocollo», Cappato segnala l'«aumento continuo» di quelli per la sosta libera (quasi 12mila in tutto) e le corsie preferenziali (16.498), anche se il Comune precisa che è effeto della centralizzazione dei permessi, fino al 2013 una parte di quelli rilasciati dai comandi di zona non venivano conteggiati.
Tra i nomi di chi usufruiva nel 2015 dei pass per la sosta libera ci sono Basilio Rizzo e Beppe Sala, che ne aveva diritto come ex commissario Expo. Il candidato dem aveva dichiarato di aver sempre votato Pd, prima Ds e Pds e «pure Pci», ma giorni fa in un confronto tv con Cappato, in aria di ballottaggio, si è ricordato di aver votato «anche radicali in passato».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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