Sta meglio ed è tornato ieri nella sua casa di via Francesco Sforza il musicista Cristiano De André, 50 anni, figlio maggiore del cantautore genovese Fabrizio e ricoverato al Policlinico da venerdì sera. Proprio nel giorno dell'anniversario della morte di suo padre - mancato a Milano l'11 gennaio 1999, quattordici anni fa - a causa di una forte crisi nervosa, Cristiano De André avrebbe attirato con urla provenienti dal proprio appartamento l'attenzione dei suoi vicini di casa, uno stabile che si trova proprio a due passi dal Policlinico. I condomini, allarmati per quelle grida, intorno alle 23.30, hanno richiesto l'intervento della polizia.
Cristiano De André, in un primo tempo, non ha aperto la porta alla polizia e, dall'interno di casa sua, ha ribadito più volte ad alta voce di voler chiamare il suo avvocato prima di affrontare un faccia a faccia con gli uomini della questura. I poliziotti, allora, hanno risposto al cantautore che avrebbero avvertito i vigili del fuoco e sarebbero entrati nel suo appartamento con la forza.
Solo l'intervento sul posto dell'amica storica Alba Parietti e di Dori Ghezzi, la seconda moglie del padre, hanno convinto il figlio del cantautore morto 14 anni fa a calmarsi e ad aprire alla polizia. In casa il musicista era solo.
Sembra che De André stia attraversando un periodo difficile, di grande tensione e stanchezza dovute alla stesura finale del suo ultimo album.
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