«De Bortoli? Radical chic come l'attuale sindaco Se serve, potrei candidarmi o anche aiutare altri»

«De Bortoli? Radical chic come l'attuale sindaco Se serve, potrei candidarmi o anche aiutare altri»

Matteo Salvini è a Bruxelles ma l'attenzione rimane concentrata su Milano e sull'Italia. E il segretario della Lega, che definisce l'Italia «un paese di m...» per le politiche sull'immigrazione, scatenando l'ennesima polemica, continua a dirsi disponibile a una candidatura per palazzo Marino. E soprattutto si mette di traverso rispetto a qualsiasi ipotesi centrista, che metterebbe fuori gioco la Lega. A partire da Ferruccio De Bortoli, bocciato con un lapidario: «È come Pisapia, non conosce Milano. Fa parte della Milano radical chic, quella che non sa dove siano Bovisa, Lorenteggio e Quarto Oggiaro. De Bortoli è come Pisapia».

Qual è l'identikit del sindaco adatto? Meglio un uomo o una donna? «Meglio uno che ami e conosca Milano. Che ami la città, la conosca e che non sia ideologicamente chiuso come Pisapia. Lui ha messo tutta l'attenzione sui rom, sul Leoncavallo, sui presunti profughi, ma alla fine si è limitato a fare tutte promesse». Preferisce non fare nomi: «Non sono appassionato sul chi, mi concentrerei sul cosa. Sono contento che si sia conclusa l'era Pisapia». Il segretario della Lega ha una sua idea sul perché il primo cittadino abbia dato forfait : «Si è dimesso perché si è reso conto che non era all'altezza e che non l'avrebbe votato più nessuno. Ora si tratta di trovare un'alternativa». Un'alternativa che non vuol dire una persona. «Il nome è l'ultimo dei problemi. Adesso dobbiamo rimanere concentrati sui problemi trascurati da Pisapia: la sicurezza, il traffico, le multe, i parcheggi. Il nome viene alla fine di un percorso».

Salvini non esclude la propria candidatura: «Anche se è lunga, è lontana, io sono disposto: se a qualcuno posso essere utile o posso essere interessante per qualcuno, io sono disponibile.

Ho fatto il consigliere comunale per diciotto anni, la città la conosco...». E continua a proporre una sfida davanti ali cittadini. «Per me la soluzione migliore restano le primarie». E lei, Salvini, si candiderebbe alle primarie? «Se servo ci sono, se non servo, darò una mano ad altri».

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