Degrado e spacciatori In stazione a Rogoredo tornano i poliziotti

Ripristinato con 18 agenti il presidio Polfer Forza Italia: «Promessa fatta e mantenuta»

Giulia Di Leo

Dopo 14 anni alla stazione di Rogoredo verrà ripristinato il presidio della Polfer. È la decisione presa dal governo e comunicata dal sottosegretario all'Interno, il leghista Stefano Candiani in risposta all'interrogazione parlamentare della deputata di Forza Italia, Federica Zanella. «Un primo passo per contrastare lo spaccio e il degrado del Boschetto della droga, un impegno preso in campagna elettorale con i residenti della zona e oggi mantenuto - le parole soddisfatte della Zanella - Per troppo tempo il governo ha sottovalutato la portata del fenomeno e oggi non possiamo che sposare la linea del ministero dell'Interno. Dalla sinergia tra tutti non possono che trarre giovamento i cittadini, ma posso assicurare che il mio impegno non finisce qui».

La situazione della stazione milanese era degenerata a partire dal 2014, quando si era trasformata in un porto franco della droga fino a diventare oggi uno dei più vasti mercati per lo spaccio in Italia e forse anche in Europa. Perché nonostante un servizio diurno della polizia locale, mancava un controllo notturno e un presidio costante della polizia. All'organico effettivo della Polfer di Milano Lambrate che dal 2004 ha assorbito la competenza territoriale sullo scalo di Rogoredo, si aggiungeranno ora 33 unità che permetteranno di aumentare i controlli all'interno dell'area ferroviaria. Altro impegno del governo è a incrementare il numero del personale delle forze dell'ordine con assunzioni che partiranno con la prossima Legge di bilancio e potenzieranno i presidi già esistenti. Ma già da ora la decisione di ripristinare il posto di Polizia ferroviaria presso lo scalo, che era stato chiuso nel 2004, con un organico di 18 agenti.

Molto preoccupanti i dati dopo i recenti controlli della questura: dal primo gennaio al 31 agosto sono stati ispezionati 4.223 veicoli e 787 persone, di cui 38 sanzionate amministrativamente per il consumo di stupefacenti, 33 arrestate per sequestro di 500 grammi di stupefacenti. Sono stati, inoltre, adottati 113 provvedimenti di rimpatrio con foglio di via. Da inizio anno, invece, i carabinieri hanno denunciato 25 persone (5 in stato di arresto) e avanzato 46 proposte per l'emissione del foglio di via obbligatorio nei confronti di non residenti. Parallelamente Rete Ferroviaria Italiana si è impegnata a mettere in opera interventi di carattere strutturale, con lavori che termineranno entro fine ottobre e che limiteranno gli accessi con la costruzione di barriere anti-attraversamento vicino ai binari e un muro lungo 600 metri.

Il controllo sarà implementato da un miglioramento del sistema di videosorveglianza con l'installazione di 60 telecamere. La linea di intervento del governo, ha spiegato Candiani, non prevede «nessun arretramento, perché nessun passo indietro è possibile sul piano del diritto alla sicurezza dei cittadini».

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