Finalmente Palazzo Marino si concentra sul «caso scooter». La carenza di posti moto in centro, mentre aumenta l'afflusso di due ruote (anche per evitare il pedaggio da 5 euro al giorno di Area C) e i vigili tartassano chi posteggia sul marciapiedi perchè non trova alternative regolari. Ora, anche dopo le denunce del popolo dei centauri e del centrodestra nei giorni scorsi sul Giornale, qualcosa si muove. Il Comune nei prossimi mesi ha intenzione di creare centinaia di posteggi moto, da Foro Bonaparte a corso di Porta Vittoria, l'inizio di un piano da 5-6mila stalli a prova di multe nella Cerchia dei Bastioni. L'assessore ai Trasporti Piefrancesco Maran ha affidato al Consiglio di zona 1 il compito di effettuare un monitoraggio delle strade dove è possibile ricavare posti utili, senza oscurare le vetrine e creare intralcio al passaggio dei pedoni. L'idea è di trasformare una quota delle 5mila strisce blu in centro in aree dedicate a moto e bici, in ogni «rettangolo» possono starci anche cinque scooter, dunque un quinto di blu in meno equivarrebbe a quei 5mila posti moto che darebbero sollievo ai pendolari motociclisti. E Maran non è contrario ad individuare quei marciapiedi sufficientemente larghi o le isole spartitraffico dove anche parcheggiando le moto il passaggio dei pedoni o di mamme con le carrozzine può avvenire senza problemi di «convivenza».
La Zona 1 ha già redatto una prima versione del piano sosta per le moto. I ccnsiglieri da viale Papiniano a via dell'Orso, via Orti o via Durini, hanno individuato una decina si stradine o via di scorrimento dove in tempi stretti si possono già ricavare dei nuovi stalli. Poi ovviamente c'è il caso della trasformazione delle strisce blu che invece sarà valutata direttamente dai tecnici del Comune. In questo caso peraltro il cambio di destinazione potrebbe essere temporaneo, più posti dedicati agli scooter nella stagione estiva da reindirizzare alle auto durante l'autunno-inverno quando gli ingressi delle due ruote si ridimensionano.
Dopo le denunce dei centauri, il Comune corre ai ripari
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