Destra in piazza per Ramelli: anniversario a rischio scontri

Destra in piazza per Ramelli: anniversario a rischio scontri

L'appuntamento è per domani alle 20 a piazzale Susa. Come ogni anno. Ma più di ogni anno il tentativo della sinistra (non solo quella più estrema) di impedire la manifestazione e il conseguente clamore mediatico, farà sì che ad arrivare alla manifestazione saranno molte più persone del solito. E non solo da Milano, perché il tam-tam di pagine Facebook dedicate e blog non esclusivamente di destra hanno raggiunto altre città e altre regione. Da dove partiranno in tanti per arrivare fino al marciapiede sotto casa di Sergio Ramelli in via Paladini dove le chiavi inglesi, le terribili Hazet 36 dell'Autonomia operaia, lo lasciarono col cranio sfondato in un lago di sangue. Un corteo che partirà da piazzale Susa, dove lo stesso 29 aprile del 1945 fu trucidato dai partigiani a guerra già finita la medaglia d'oro al valor militare e cieco di guerra Carlo Borsani che fu poi trascinato su un carretto delle immondizie. Seconda parte delle celebrazioni di domani, il percorso da piazza Piola a viale Lombardia fino alla casa dell'avvocato e consigliere provinciale del Msi Enrico Pedenovi, ammazzato nel 1976 mentre stava andando alla commemorazione di Ramelli dai terroristi rossi di Prima linea.
Una giornata ad alta tensione perché la sinistra, nonostante il divieto del questore Luigi Savina, non ha rinunciato a organizzare una contromanifestazione in piazza Oberdan con la parola d'ordine «nazisti no grazie: giornata di lotta contro il Fascismo, il razzismo e la xenofobia». Chiaro il messaggio. «Basta con l'oscena provocazione dei gruppi neofascisti che ogni anno il 29 aprile, con il pretesto dell'anniversario della morte di Ramelli e Pedenovi, organizzano una ignobile parata nazista per le vie del quartiere Città Studi con saluti romani, lugubri rulli di tamburi, sventolio di croci celtiche e bandiere della repubblica di Salò».


Già pronto il dispositivo che le forze dell'ordine metteranno in campo, anche se è piuttosto improbabile che centri sociali e No-Tav si avvicinino alla manifestazione dell'ultra destra che si pensa raccoglierà qualche migliaio di persone.

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