Il cardinale Angelo Scola riceverà questa mattina alla Biblioteca ambrosiana il premio Sant'Agostino per il dialogo interreligioso: come presidente della Fondazione Oasis l'arcivescovo è molto impegnato nei colloqui con i Paesi arabi. Scola non sarà da solo. Insieme con lui saranno premiati il principe hascemita Ghazi, cugino di Re Abdallah II di Giordania, promotore del progetto A Common Word, e il consigliere del re del Marocco André Azoulay, presidente della Fondazione Euromediterranea Anna Lindh per il dialogo tra le culture.
Il Premio è intitolato al grande santo che fu pioniere dei legami tra le due rive del Mediterraneo: nato sulla sponda africana, Agostino trovò la fede a Milano, per poi tornare a esercitare il suo magistero di vescovo a Ippona, l'attuale An-Naba, in Algeria. Il Premio, promosso dalla Fondazione Osservatorio del Mediterraneo, vuole valorizzare le iniziative particolarmente impegnate in un'attività e un impegno di rilievo nazionale o internazionale di dialogo interreligioso, con particolare riferimento alle tre religioni del monoteismo abramico.
Per questa prima edizione i premiati sono quattro, due per ogni sponda del Mediterraneo: il quarto è Frédéric Lenoir, direttore della rivista Le Monde des Religions di Parigi.
Dialogo tra religioni All'Ambrosiana premiati Scola e il principe giordano
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