Era intervenuto in difesa di un passeggero aggredito da un rapinatore in metropolitana e si è ritrovato a sostenere un «duello rusticano». Duello impari, perché il malvivente era armato di coltello a serramanico mentre «buon samaritano» poteva contare solo sulla custodia del suo computer con cui ha cercato di parare i fendenti. Il confronto è finito dopo qualche istante con la fuga del balordo, mentre l'aggredito ha rimediato un paio di tagli alla mano.
L'altro pomeriggio poco dopo le 18.30 sulla linea gialla delle metropolitana, un convoglio viaggiava spedito verso San Donato. Tra i passeggeri dondolanti in piedi un signore, più tardi descritto come un uomo tra i 50 e i 60 anni, con il cellulare in mano. Lentamente alle sue spalle è scivolato un giovane magrebino che ha cercato di strappargli l'apparecchio. La vittima ha resistito, ne è nato un tira e molla, che sembrava pendere decisamente a favore del rapinatore, più giovane e determinato. Ma nonostante quanto si dica su una metropoli in cui ciascuno è chiuso nel proprio «particulare», Andrea, 35 anni, interviene prontamente in difesa della vittima. Ne nasce un parapiglia e, arrivati alla stazione Brenta, le porte scorrevoli si aprono e i due si ritrovano sulla banchina, mentre il treno riparte con l'aggredito a bordo, che dunque non saprà mai chi dover ringraziare. Finita qui? Nemmeno per sogno, perché il magrebino inferocito per essere stato disturbato nella sua impresa, sibila un minaccioso «Fratello, hai sbagliato», forse sentito in chissà quale poliziesco di serie B. Quindi porta la mano alla tasca posteriore, entrae un coltello a serramanico e, sempre come nei film, fa scattare la lama, preparandosi a punire l'incauto «ficcanaso».
Ne segue una scena piuttosto movimentata. Il magrebino agita le braccia, affonda, mena fendenti cercando di colpire il passeggero. Il quale a disposizione ha solo il computer, che diventa uno scudo con cui proteggersi. Seguono secondi piuttosto concitati. La punta del serramanico giunge un paio di volte a segno, dopo di che il magrebino si calma, forse, convinto di aver spaventato a sufficienza l'italiano, forse temendo l'arrivo della polizia, e si eclissa rapidamente. Ad Andrea non resta che chiamare i soccorsi. La polizia verbalizza le sue dichiarazioni, compresa la descrizione dell'assalitore: alto circa 1.80, snello, capelli rasati e immancabile crestina in testa.
Poi un'ambulanza lo porta in codice verde all'ospedale, per un paio di ferite rimediate alla mano: niente di grave ma non si sa mai. Nessuno però potrà ringraziarlo, il passeggero come detto è rimasto in carrozza, dovrà accontentarsi della soddisfazione di non aver voltato la faccia davanti a una situazione scabrosa. Di questi tempi non è poco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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